Baby gang a Napoli, il questore: ‘Al lavoro per disegnare mappa delle zone a rischio’

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Baby gang: questore Napoli, al lavoro per disegnare mappa. Quaranta unita’ in piu’ in zone “a rischio” della citta’.Saranno destinati “al controllo di aree sensibili di aggregazione della citta'” anche alla realizzazione di una mappa, le 40 unita’ in piu’ che verranno assegnate alla Questura di Napoli. La decisione e’ stata presa durante la riunione del Comitato per Ordine e la Sicurezza Pubblica di martedi’ scorso in prefettura, con il ministro dell’Interno Marco Minniti, convocata per fronteggiare il fenomeno delle Baby gang. Saranno dislocate, soprattutto, nei quartieri a rischio della citta’, come le zone di Mercato, Chiaiano, Piscinola, Ponticelli e San Giovanni. Il monitoraggio e’ affidato all’Ufficio Prevenzione Generale della Questura il quale, con agli altri commissariati, portera’ avanti azioni mirate: “Sequestro dei motorini – spiega il questore di Napoli – ma anche identificazione di ragazzi per disegnare una mappa utile alle indagini”. Nel corso del vertice in Prefettura il ministro Minniti ha annunciato 100 uomini in piu’ a Napoli: 40 unita’ sono state assegnate anche ai carabinieri e altre 20 alla Guardia di Finanza.

“Si sta firmando oggi un progetto del Pon Sicurezza del Ministero dell’Interno che riguarda il quartiere Sanita’ di Napoli, grazie al quale sara’ possibile sperimentare un percorso virtuoso che individua 400 ragazzi piu’ a rischio e accompagnarli, con maestri di strada, fino alla maggiore eta’, insegnando loro anche un mestiere”. Lo ha annunciato il questore di Napoli, Antonio De Iesu, parlando – dopo la denuncia da pare della Polizia di due giovanissimi ritenuti responsabili di avere rotto il naso a un coetaneo con un pugno in pieno viso – delle azioni necessarie da mettere in campo per contrastare il disagio giovanile e il triste fenomeno delle baby gang. Si tratta di un progetto, ha spiegato De Iesu, “in grado di fornire anche delle competenza professionali ai ragazzi, per educarli al rispetto della legalita’. Questo progetto di recupero dalla dispersione scolastica, – ha detto ancora De Iesu – che coinvolge circa 160 maestri di strada, credo sia la via giusta da intraprendere”.


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