G. L., un uomo di quarantasei anni nel cui computer gli agenti della polizia postale hanno trovato più di ventiquattro mila file, tra foto e video, di bambini in pose erotiche, atteggiamenti da adulti e mentre facevano sesso è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione senza sospensione della pena, e da scontare agli arresti domiciliari. Lo ha disposto il gup Piero Indinnimeo, del Tribunale di Salerno.
La faccenda è diventata ancora più drammatica con la scoperta dei poliziotti di alcuni video che ritraevano i piccoli accompagnati, in alcuni casi, anche da animali. Scene raccapriccianti per le quali l’indagato, ieri condannato per pedopornografia, non ha potuto difendersi ma soltanto chiedere tramite il suo legale, l’avvocato Francesco Oliveto, il rito abbreviato.
Una scoperta casuale quella fatta dagli agenti della Postale, avvenuta nell’ambito di un altro procedimento che vedeva l’uomo indagato per stalking nei confronti di una giovane donna. Il computer era stata preso in visione, presso la sua stessa abitazione, dopo la denuncia della donna. In alcune cartelle sul desktop, i poliziotti trovarono video di abusi, foto di diverso genere e anche cartoni animati del genere manga che riproducevano comportamenti pedofili.
Ora la polizia postale prosegue le indagini per capire chi siano quei bambini che compaiono in quegli scatti e in quelle riprese e anche per cercare di individuare al provenienza delle immagini.
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