Cronaca Giudiziaria

Camorra, il pentito: ”Marfella era pronto a uccidere al minimo sospetto”

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La guerra di camorra tra i Pesce-Marfella-Foglia da una parte e i Mele-Romano dall’altra che ha insanguinato le strade di Pianura negli ultimi anni stava per fare anche un’altra vittima innocente. E’ stato solo un caso che ciò non è accaduto. Lo ha raccontato alla Dda, il pentito Raffaele Dello Iacolo che ha ricordato come Salvatore Marfella si convinse che un cugino incensurato, ed estraneo alla malavita, di Salvatore Romano detto “Muoll muoll” potesse fare una “filata” ai suoi danni. E così, secondo Raffaele Dello Iacolo, voleva gambizzarlo. ecco il suo racconto, come riportato da Il Roma:
“Ricordo un altro episodio a proposito di Salvatore Marfella. Siccome stava tutti i giorni a casa mia, temeva che un ragazzo a nome Nicola Gaudino, che frequentava il mio parco perché fidanzato con una ragazza che vi abitava, potesse fare una filata al cugino, ossia Salvatore Romano detto “Muoll muoll”, per favorire un agguato ai suoi danni. Una domenica sera, se non erro, Salvatore Marfella mi disse di prendere il motorino e andare con lui. La sua intenzione era di gambizzare Gaudino. Per questa ragione ci recammo al bar di fronte al commissariato di Pianura e Salvatore Marfella entrò con un casco integrale nero con visiera dello stesso colore, armato di pistola calibro 45 cromata. Ma non trovò Gaudino”.
Raffaele Dello Iacolo, poi rispondendo a due precise domande del pubblico ministero della Dda, ha parlato anche del boss detenuto Giuseppe Marfella (soprannominato “Peppe ’o percuoco” o “Peppe ’a maddalena”) e di Mario Marfella. “Non ho mai avuto rapporti con Giuseppe Marfella, essendo egli in carcere sin da quando io ero piccolo. Parlando con Salvatore e Mario, ho appreso che il padre Giuseppe mandava consigli su come si doveva muovere Salvatore perché inesperto. Conosco Mario Marfella. Per quanto ne so, non è affiliato al clan
Marfella. Però, siccome porta il cognome Marfella e tutti a Pianura lo conoscono, può rifornire chiunque si cocaina, erba e fumo. Inoltre fornisce anche sigarette di contrabbando”.

(nella foto il boss Giuseppe Marfella e i figli Salvatore e Mario)

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