Se padre e madre sono in disaccordo sull'opportunità o meno di sottoporre il figlio a dosi di richiamo di vaccini già somministrati, la scelta più corretta è quella "conforme all'opinione scientifica largamente dominante" e, come già risolto dalla "stragrande maggioranza della giurisprudenza di merito", va rimessa "al pediatra di base".Potrebbe interessarti
Qualiano, la figlia della donna accoltellata dall'ex: "Deve stare in carcere per sempre"
Pozzuoli, ruba attrezzi da lavoro e li porta nel campo rom di Giugliano: denunciato 23enne
Napoli, a Bagnoli inaugurata la quinta “Stanza tutta per sé” per le donne vittime di violenza
Qualiano, vandalizzata panchina rossa del Centro Anti Violenza: l’indignazione nel giorno simbolo
La pediatra di base inoltre "ha preso la netta posizione sull'opportunità delle vaccinazioni e sull'inesistenza di alcun rischio rispetto ai disturbi neurologici" paventati dalla madre. Alla luce di ciò il Tribunale, sottolinea la Corte d'Appello, "non ha imposto le vaccinazioni, ma ha semplicemente lasciato al padre la decisione finale"; il padre ha quindi facoltà di sottoporre il bambino alle vaccinazioni "anche senza il consenso della madre", così come "ha facoltà di rimandarle o di cambiare idea".









































































