Cronaca di Napoli

Napoli, dipendenti Hitachi licenziati minacciano il suicidio da Palazzo Reale

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Sono in agitazione da 24 ore i dipendenti licenziati dall’Hitachi di Napoli che minacciano di suicidarsi da un balcone del Palazzo Reale di Napoli, in piazza Plebiscito. Le sigle sindacali chiedono in reintegro dei 4 lavoratori, invitando il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, il prefetto, Carmela Pagano, a intervenire per risolvere la vertenza. “Basta chiacchiere”, scrivono su un cartellone apposto fuori all’ingresso di Palazzo Reale dove i vigili del fuoco hanno piazzato un cuscino di protezione. Sul posto anche carabinieri, vigili urbani e polizia. I lavoratori invocano anche l’intervento del Santo Patrono di Napoli: “San Gennaro, aiutaci tu”, si legge su uno striscione calato da Palazzo Reale. “Quando ci svegliamo? Senza resistenza i padroni fanno quello che vogliono”, si legge in un volantino che i 4 dipendenti licenziati hanno consegnato questa mattina ai loro colleghi, al lavoro nello stabilimento Hitachi di via Argine. “Siamo una massa che unita fa paura”, scrivono, invitando gli altri lavoratori del gruppo ad unirsi alla loro protesta. “Aniello, Massimo, Alfredo e Vincenzo devono tornare a lavorare – si legge nella lettera -, all’Hitachi o alla Leonardo, decidano gli artefici di questo guaio, ma a Napoli non in trasferte improbabili a migliaia di chilometri di distanza”. Nessun trasferimento in particolare per Aniello De Lucia, uno dei dipendenti licenziati dall’Hitachi. Sua figlia Carmela e’ morta la scorsa settimana. “Ma invece di essere tutelato, insieme agli altri compagni, per questa condizione e’ stato buttato fuori – denunciano. Aniello e i suoi compagni sono stati licenziati perche’ invalidi o con problemi familiari oppure perche’ troppo anziani”.

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