Lite tra boss nel carcere di Avellino, il Sappe lancia l’allarme: ‘Servono agenti”

SULLO STESSO ARGOMENTO

Si sono affrontati prima verbalmente, con insulti e minacce, poi sono passati alle mani-áe in pochi minuti nel reparto penale del carce di Avellino e’ scoppiata una violenta rissa tra detenuti a pene definitive, tutti di origine napoletana e di eta’ compresa tra i 30 e i 35 anni. Soltanto grazie all’intervento degli agenti di polizia penitenziaria si e’ evitato il peggio, poiche’ alcuni detenuti avevano cominciato a lanciarsi oggetti, e sono stati medicati per contusioni ed escoriazioni. I motivi della rissa sarebbero legati alla difficile convivenza nel reparto. L’episodio, accaduto ieri, secondo il Sappe, sindacato di polizia penitenziaria, e’ l’ennesimo in un’estate caratterizzata da sovraffollamento e da carenza di organico non solo nella struttura di Avellino. “Il grave fatto – si legge nella nota del Sappe – conferma la tensione che continua a caratterizzare le carceri, al di la’ di ogni buona intenzione.-Le carceri sono piu’ sicure assumendo gli Agenti di Polizia Penitenziaria che mancano, finanziando gli interventi per potenziare i livelli di sicurezza”.




LEGGI ANCHE

Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

Omicidio Maimone, colpo di scena al processo: testimone incriminato in udienza

Durante il processo sull'omicidio dell'aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone a Napoli, un testimone chiave è stato incriminato per falsa testimonianza durante l'udienza. Il titolare di uno degli chalet vicini al luogo della tragedia ha fornito dichiarazioni contraddittorie e omissive, portando alla sospensione dell'udienza. Il presunto assassino, Francesco Pio Valda, è stato descritto come un soggetto sconosciuto precedentemente alla lite che è scaturita da un litigio riguardante un paio di sneakers firmate. Il comportamento del testimone, Giovanni...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE