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Il "Giudice Ragazzino" non è solo un ricordo: nasce l'Associazione Livatino, scudo civile contro le mafie

Guidata dall’ex presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra e dalla magistrata Troncone, l'ODV parte con un'azione concreta: chiedere conto del trasferimento del Luogotenente Capasso. Tre gli osservatori permanenti: Pubblica Amministrazione, Lavoro e Ambiente.
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In un momento in cui la pressione delle illegalità sui territori e sulle istituzioni appare sempre più insidiosa, un nuovo soggetto civile si appresta a scendere in campo. Non un cenacolo di studio, ma un "presidio operativo"

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. Il 16 dicembre 2025 ha visto la luce ufficiale l’Associazione di Volontariato "Rosario Livatino ODV", che prende il nome e ispirazione dal magistrato ucciso dalla mafia nel 1990, simbolo di un’integrità che non transige.

L’associazione, che si dichiara apolitica e aconfessionale, nasce con un obiettivo preciso: trasformare i princìpi della legalità in sorveglianza concreta, assistenza e azione. A guidarla, un vertice di alto profilo e esperienza consolidata nel contrasto alla criminalità organizzata.

Alla segreteria nazionale c’è Nicola Morra, per anni presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, volto noto dell’impegno istituzionale in questo settore. Accanto a lui, quale Presidente Onorario, siede Maria Antonietta Troncone, magistrata di grido, ex Sostituto Procuratore alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e già Procuratore della Repubblica.

Il direttivo è una squadra trasversale che unisce competenze giuridiche, investigative, amministrative e socio-sanitarie: dal revisore legale ed ex funzionario antimafia Salvatore Carli, all’oncologo Antonio Marfella del Pascale, passando per ex comandanti di polizia ed esperti di appalti. Una composizione che vuole essere la prima risposta alla complessità delle sfide.

La "Livatino ODV" non si accontenterà di proclami. Il suo piano d’azione si articola già in tre osservatori permanenti, vere e proprie sentinelle su altrettante ferite aperte del Paese:

Osservatorio sulla P.A., per vigilare su trasparenza, conflitti d’interesse e infiltrazioni mafiose in enti locali, ASL e nelle imprese appaltatrici.
Osservatorio sul Lavoro, per contrastare caporalato e sfruttamento, supportando le vittime del lavoro nero.

Osservatorio Ambiente e Salute, per monitorare inquinamento, smaltimenti illegali di rifiuti e crimini ambientali.

Un impegno che parte subito coi fatti. Il primo atto ufficiale dell’Associazione è stata una richiesta di trasparenza sul trasferimento del Luogotenente dei Carabinieri Gennaro Capasso, già comandante della Compagnia di Castel Volturno, segnale di un’attenzione vigile sulle dinamiche nelle zone ad alta tensione criminale.

"L’Associazione si pone come uno 'scudo civile' e un osservatorio permanente", si legge nel comunicato, "affinché la legalità non sia solo un proclama, ma una pratica quotidiana".

Un’eredità, quella del "Giudice Ragazzino", che i fondatori intendono onorare non con le commemorazioni, ma con il lavoro oscuro e necessario del controllo, della denuncia e della proposta, a protezione dei cittadini e di quanti operano nello Stato in prima linea. La partita, per questo nuovo presidio, è appena cominciata.

P.B.

@RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte REDAZIONE
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