Napoli– Un ragazzino di appena 14 anni, di origine dominicana, è stato arrestato ieri pomeriggio a Piazza Carlo III per spaccio di droga e resistenza a pubblico ufficiale.
Il minore, sorpreso con metanfetamina e marijuana, è l’ennesima conferma di una deriva preoccupante: sempre più spesso, le piazze dello spaccio nel centro storico sono affidate a giovanissimi stranieri, trasformati in pusher itineranti.
I controlli straordinari disposti dalla Questura di Napoli hanno portato gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico a monitorare l’area tra Piazza Carlo III e Piazza Santa Maria la Fede, dove il 14enne è stato notato mentre si allontanava in modo sospetto alla vista della pattuglia.
Fermato per un controllo, il minore ha reagito con violenza, innescando una colluttazione con i poliziotti. Una volta bloccato, la perquisizione ha confermato i sospetti: tre involucri di metanfetamina (la cosiddetta “cocaina rosa”), un quarto contenente marijuana e 17 euro in contanti, presumibilmente frutto dell’attività di spaccio, nascosti in un calzino.
Cresce la presenza di pusher stranieri minorenni nel centro storico
L’episodio conferma una tendenza già nota alle forze dell’ordine: una buona parte delle piazze di spaccio del centro storico – da Forcella al Borgo Sant’Antonio, da Porta Capuana fino a Piazza Carlo III – è finita in mano a baby-pusher reclutati tra i minori stranieri, spesso non accompagnati o comunque provenienti da contesti familiari fragili.
«C’è un ricambio continuo e organizzato – spiega una fonte investigativa – e i minori sono impiegati perché difficilmente imputabili come adulti. Il fenomeno, però, non ha nulla di improvvisato: dietro ci sono regie consolidate».
Articolo pubblicato da Giuseppe Del Gaudio il giorno 4 Agosto 2025 - 21:36
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