Il boss scrive alla Dda: “Mi pento per salvare i miei nipoti”

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Un catanese coinvolto nel narcotraffico ha scritto una al giudice della Dda spiegando la decisione di collaborare con la giustizia per dare un futuro migliore ai suoi nipoti dopo l' della famiglia.

“Signor giudice Di Bella, grazie per i provvedimenti che ha preso nei confronti dei miei nipotini dopo l'arresto della nostra famiglia. Mi sono reso conto che i bambini non possono fare la vita che ho fatto io, entrando e uscendo dal . Loro hanno diritto a un destino migliore. Per questo ho scelto di iniziare a collaborare con la giustizia”.

La lettera- come riporta l'edizione di Palermo di Repubblica-  è giunta al presidente del Tribunale per i minorenni di , Roberto Di Bella, impegnato da anni nel progetto “Liberi di scegliere” per offrire opportunità migliori ai figli di mafia. Il destino dei figli di mafia riveste un ruolo cruciale per il cambiamento dei padrini e dei clan criminali.

    Il lavoro di Roberto Di Bella, dall'esperienza in Calabria fino a Catania, ha aiutato diverse donne a lasciare le famiglie criminali, con sette di loro diventate collaboratrici di giustizia. Il protocollo “Liberi di scegliere” coinvolgerà anche magistrati di altre città, ministeri e istituzioni, garantendo la possibilità per i figli di mafia di intraprendere un percorso di redenzione lontano dalle influenze criminali.

    L'impegno di Di Bella e la sua dedizione a offrire un futuro migliore ai minori coinvolti in ambienti criminali hanno ottenuto riconoscimenti da varie personalità, tra cui anche Papa Francesco. L'importanza di questi provvedimenti giudiziari non solo punisce i genitori coinvolti, ma protegge soprattutto i ragazzi coinvolti, creando un ambiente favorevole al cambiamento e al riscatto individuale.



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