

in foto la Guardia di Finanza di Caserta
Napoli - I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Caserta, su delega della Procura, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale nei confronti di tre imprenditori attivi nella gestione di alberghi e discoteche. Il provvedimento riguarda beni per un valore stimato superiore a 1,5 milioni di euro.
La misura reale, richiesta al termine di una complessa attività investigativa, nasce da accertamenti che coinvolgerebbero in particolare due imprenditori casertani legati a una società poi dichiarata fallita.
Secondo l’impostazione accusatoria, ancora nella fase iniziale delle indagini preliminari, i due avrebbero sottratto l’intero compendio aziendale alla massa fallimentare, trasferendolo e reimpiegandolo in una nuova società costituita ad hoc. Una manovra che, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe arrecato un danno al ceto creditorio.
Le indagini avrebbero inoltre evidenziato una condotta ritenuta sistematica e reiterata di omissione dei versamenti fiscali e dei contributi previdenziali, con un aggravamento dell’esposizione debitoria della società fino al fallimento. Il mancato adempimento delle obbligazioni tributarie avrebbe generato un indebito vantaggio economico che sarebbe stato poi distratto dagli indagati.
Le contestazioni ipotizzate sono bancarotta fraudolenta e documentale, oltre alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il sequestro preventivo ha riguardato i beni ritenuti riconducibili alla dotazione aziendale, fino alla concorrenza del valore indicato nel decreto.
Si precisa che il provvedimento è stato adottato nella fase delle indagini preliminari: gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva e gli accertamenti sin qui svolti si sono svolti senza contraddittorio. Sarà il giudice del processo a valutare, all’esito del confronto tra le parti, l’eventuale insussistenza di responsabilità.