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Salerno, insulti web a Mattarella e al Papa con nickname falso: denunciato

La Digos ha identificato un salernitano che su Facebook ha diffuso messaggi offensivi e minatori contro istituzioni e autorità locali.
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Smascherato dalla Digos il residente salernitano che ha usato Facebook per diffondere messaggi offensivi e minatori contro le più alte cariche dello Stato e della Chiesa, le forze dell'ordine e l'amministrazione locale. Armi ritirate in via cautelativa.

Salerno - L'anonimato della rete non ha retto di fronte alle indagini della Polizia di Stato. Un cittadino residente a Salerno è stato denunciato dopo essere stato identificato come il presunto responsabile della pubblicazione di una serie di post offensivi e minatori diffusi attraverso un profilo Facebook anonimo.

L'attività, coordinata dalla Procura di Salerno, è partita dal quotidiano monitoraggio della rete da parte della Digos della Questura. Gli investigatori hanno intercettato un account social divenuto una vera e propria cassa di risonanza per contenuti dal carattere fortemente ingiurioso.

Le vittime dell'odio online

L'ondata di insulti non ha risparmiato le più alte istituzioni del Paese. Nel mirino del leone da tastiera sono finiti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Sua Santità Papa Leone XIV, le forze dell'ordine e, non da ultimo, l'Amministrazione comunale di Salerno.

Nonostante l'utilizzo di un nickname di fantasia pensato per garantirne l'impunità, gli accertamenti tecnici specialistici si sono rivelati decisivi. Le indagini hanno permesso di risalire con rapidità all’effettivo utilizzatore dell'account, il quale, messo alle strette, avrebbe ammesso le proprie responsabilità.

Armi ritirate per sicurezza

A conclusione dell'operazione, gli agenti della Polizia di Stato hanno proceduto con una misura di sicurezza. L'indagato, che deteneva legalmente delle armi, si è visto ritirare in via cautelativa tre pistole, il relativo munizionamento e il titolo autorizzativo.

Il caso sottolinea ancora una volta l'efficacia delle indagini digitali nel contrastare i fenomeni di odio e diffamazione sul web, dimostrando come l'illusione dell'anonimato sui social network possa svanire rapidamente.

Su questo contenuto è stata effettuata in data 11/12/2025 e ora 12:45 una Correzione refuso.

Articolo pubblicato il 11 Dicembre 2025 - 13:45 - A. Carlino

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