AGGIORNAMENTO : 27 Dicembre 2025 - 06:20
8.5 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 27 Dicembre 2025 - 06:20
8.5 C
Napoli

Ponticelli, spara contro l’auto dell’ex a Natale: arrestato dopo due giorni di caccia all’uomo

Botte, minacce e stalking: cinque anni di relazione finiti nel terrore. I carabinieri fermano un 32enne con precedenti e divieto di avvicinamento. La vittima: «Vivevo nel silenzio e nella paura»
Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Napoli - Il rumore degli spari spezza la quiete del pranzo di Natale. È il 25 dicembre, poco prima delle 17, quando una giovane donna di 25 anni chiama il 112 dal quartiere Ponticelli, nella zona orientale di Napoli. La voce è rotta dalla paura: "Ha sparato, è stato lui".

PUBBLICITA

Pochi istanti prima, alcuni colpi d’arma da fuoco hanno raggiunto la sua auto, una Lancia Ypsilon parcheggiata sotto casa. Due bossoli a terra, due fori ben visibili sul cofano. Un messaggio inequivocabile, arrivato nel giorno che dovrebbe essere dedicato alla famiglia.

Sul posto intervengono i carabinieri della stazione locale. La donna racconta di aver installato un sistema di videosorveglianza per proteggersi. Guardando le immagini, riconosce senza esitazioni l’uomo che ha esploso i colpi: è il suo ex compagno, 32 anni, con il quale ha avuto una relazione durata circa cinque anni. Dalla loro unione sono nati due figli, di tre anni e di un anno e mezzo.

I militari recuperano i bossoli e avviano i rilievi con la Sezione Investigazioni Scientifiche. Nel frattempo dell’uomo non c’è traccia. La vittima viene accompagnata in caserma, dove formalizza la denuncia.

Racconta quasi due anni di atti persecutori, pedinamenti, minacce continue. Lo aveva già denunciato per stalking. Nei giorni precedenti, riferisce, era comparso anche un profilo social falso dal quale riceveva messaggi inquietanti: si parlava esplicitamente di danneggiamenti all’auto.

Gli accertamenti confermano un quadro già noto alle forze dell’ordine. Il 32enne ha numerosi precedenti per minacce e atti persecutori. A suo carico risulta anche un divieto di avvicinamento alla donna e ai figli, misura che non gli ha impedito di tornare a colpire, alzando il livello della violenza.

Potrebbe interessarti

Leggi di più suCronaca di Napoli

Le immagini delle telecamere sono chiare: un uomo si avvicina all’auto, estrae un oggetto dalla tasca, lo punta e fa fuoco, poi si allontana rapidamente. L’audio del filmato registra almeno quattro esplosioni.

Scatta la caccia all’uomo. I carabinieri si muovono senza sosta, mentre viene rafforzata la vigilanza a tutela della donna. In serata si cerca anche nell’abitazione dell’indagato, ma l’uomo risulta irreperibile. L’Autorità giudiziaria dispone l’arresto in flagranza differita e la custodia cautelare in carcere.

All’alba del 26 dicembre una pattuglia resta fissa davanti alla casa della vittima. Lei viene ascoltata di nuovo. Racconta anche violenze fisiche subite negli anni, molte mai denunciate. Un clima di terrore, descritto come “camorristico”, dove il controllo, il possesso e la paura imponevano il silenzio.

Il dispositivo messo in campo dall’Arma porta al risultato in tarda mattinata. Il 32enne viene rintracciato e arrestato nella sua abitazione. Durante la perquisizione vengono sequestrati indumenti compatibili con quelli indossati dall’uomo ripreso nei filmati.

Per lui scattano le manette con l’accusa di atti persecutori aggravati. Dopo l’arresto viene trasferito in carcere. Una vicenda che riaccende i riflettori sulla violenza di genere e su storie che spesso restano sommerse, fino a quando la paura esplode in colpi di pistola.

@RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte REDAZIONE
PUBBLICITA
PUBBLICITA

Podcast

Primo piano

PUBBLICITA
Ad is loading…
Ad is loading…