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Poggioreale, il cimitero diventato “città fantasma”: i cittadini costretti a fare da netturbini

Erbacce, rifiuti, crolli e totale abbandono: i familiari dei defunti denunciano condizioni indegne. Borrelli (AVS): “Se non diamo dignità ai morti, cosa possiamo offrire ai vivi?” Poggioreale, viaggio nell’orrore del più grande cimitero di Napoli
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Napoli - Tra viali invasi dall’erba alta, cumuli di sterpaglie e cappelle pericolanti, il Cimitero di Poggioreale torna al centro delle proteste dei cittadini. Una condizione definita “insostenibile”, che da anni si trascina senza soluzioni strutturali e che oggi assume i contorni di un vero e proprio scandalo civico.

Le nuove segnalazioni, corredate da immagini e video girati dai visitatori, sono arrivate al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, da tempo impegnato nelle battaglie per il decoro urbano. Il quadro descritto è quello di un luogo sacro ridotto a rovina, di un “cimitero fantasma” dove regnano incuria, degrado e solitudine amministrativa.

Viali impraticabili e cittadini costretti a pulire a mano

Chi entra a Poggioreale per portare un fiore ai propri cari si trova davanti uno scenario desolante. Le testimonianze raccolte parlano di:
Viali e aree comuni soffocate da erbacce, sterpaglie e rifiuti;
Cappelle pericolanti, con mura scrostate e calcinacci a terra;
Visitatori costretti a ripulire autonomamente i percorsi, radunando i detriti in cumuli in attesa — spesso vana — che qualcuno venga a rimuoverli;
Una manutenzione praticamente assente, che amplifica il senso di abbandono e di offesa nei confronti dei defunti.

Le immagini diffuse mostrano persone munite di scope e rastrelli improvvisati, impegnate a liberare i passaggi per raggiungere le tombe di famiglia. Una scena che, secondo molti dei segnalanti, “umilia la memoria dei morti e la dignità dei vivi”.

Borrelli: “I morti non sono solo quelli sepolti, ma anche chi dovrebbe amministrare”

Di fronte all’ennesima denuncia, Borrelli ha espresso una condanna durissima:
“Queste scene sono indegne di una società civile.

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I cittadini non possono trasformarsi in giardinieri per garantire la dignità dei loro cari. I morti dovrebbero essere solo quelli sepolti, non anche, metaforicamente, chi li amministra. Poggioreale è lo specchio della nostra civiltà.”

Il deputato ricorda come il cimitero sia già stato colpito da profonde criticità strutturali: dai crolli del 2022, legati ai lavori della metropolitana, che portarono al sequestro del Monumentale e al dramma dei familiari in attesa del recupero dei resti, fino alle chiusure del 2024 per infiltrazioni d’acqua e rischi igienico-sanitari.

Un susseguirsi di emergenze che, per Borrelli, dimostra “l’assenza di un piano di manutenzione adeguato e duraturo”.

“Serve un piano straordinario: Poggioreale è in stato di guerra”

“È urgente — incalza Borrelli — un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria che metta fine a questo scempio e restituisca a Poggioreale la sacralità che merita. Una società che non sa offrire dignità ai suoi defunti, cosa può offrire ai vivi?”

Intanto, tra viali inghiottiti dalla vegetazione e cappelle che cadono a pezzi, i cittadini continuano a fare ciò che dovrebbe spettare alle istituzioni. Nel silenzio generale, Poggioreale resta un luogo sospeso tra memoria e abbandono, testimone di una ferita civica che sembra non rimarginarsi.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 1 Dicembre 2025 - 19:55 - Federica Annunziata

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