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Napoli, peculato e danno erariale: blitz della Finanza al San Carlo

Doppia inchiesta tra Procura e Corte dei Conti. Acquisiti numerosi faldoni sulla gestione della Fondazione prima dell’arrivo del sovrintendente Macciardi. Fascicolo per peculato contro ignoti: sotto esame i flussi pubblici, circa 40 milioni l’anno
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Napoli - Blitz delle Fiamme Gialle al Teatro San Carlo. I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Napoli si sono presentati negli uffici del Massimo partenopeo per acquisire documentazione relativa alla gestione finanziaria della Fondazione, con particolare riferimento al periodo precedente all’insediamento dell’attuale sovrintendente Fulvio Macciardi.

Le acquisizioni sono state eseguite dai finanzieri guidati dal comandante Paolo Consiglio su delega di una doppia autorità inquirente: da un lato la Procura di Napoli, con il procuratore aggiunto Giuseppina Loreto; dall’altro la Procura regionale della Corte dei conti, con il pubblico ministero contabile Davide Vitale.

Due filoni paralleli, dunque, che si muovono rispettivamente sul piano penale e su quello contabile, con l’obiettivo di verificare eventuali responsabilità e possibili profili di danno erariale.

Secondo quanto emerge, gli investigatori passeranno al setaccio i faldoni prelevati per ricostruire atti, procedure e passaggi amministrativi della gestione. L’attenzione è puntata sulla massa di risorse che alimenta l’ente lirico: circa
40
40 milioni di euro l’anno destinati allo svolgimento delle attività della Fondazione, una cifra che rende particolarmente sensibili i capitoli di spesa e i percorsi decisionali legati ad affidamenti, incarichi, consulenze e servizi.

Sul versante penale, il fascicolo risulta aperto per peculato e, allo stato, a carico di ignoti. Una formula che fotografa una fase iniziale dell’indagine: gli accertamenti mirano prima a verificare se vi siano state irregolarità e in che modo si siano eventualmente consumate, per poi risalire ai responsabili. In ambienti investigativi non si esclude che, già nelle prossime settimane, possano emergere elementi utili a circoscrivere posizioni specifiche.

Intanto, il materiale acquisito rappresenta il primo snodo operativo di un’inchiesta che, per dimensione delle risorse pubbliche in gioco e per il peso istituzionale del Teatro, potrebbe avere sviluppi rapidi. Gli uffici giudiziari e contabili lavorano in parallelo: da una parte l’ipotesi di reato, dall’altra la possibile quantificazione di un pregiudizio per le casse pubbliche, qualora venissero accertate condotte non conformi.

Modifiche e revisioni di questo articolo

  • Articolo modificato il giorno 12/12/2025 ore 07:23 - Aggiornamento contenuto

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 12 Dicembre 2025 - 08:24 - Rosaria Federico

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