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Napoli, ultrà in corteo contro il divieto di trasferta

Napoli si anima nuovamente con cori e striscioni, ma stavolta per esprimere una protesta.
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Napoli si risveglia con cori e striscioni, ma non per celebrare una vittoria: cinquecento ultrà scendono in piazza contro il divieto di trasferta, esprimendo un forte dissenso che mette in luce l'identità e la passione di una tifoseria colpita da restrizioni ritenute ingiuste.

Napoli torna a riempirsi di cori e striscioni, questa volta non per una partita ma per una protesta. Circa cinquecento ultrà del Napoli, espressione delle due curve dello stadio Maradona, sono scesi in piazza per dire “no al divieto di trasferta” imposto ai residenti in occasione di diverse partite lontano dal capoluogo campano.

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Il corteo è partito da piazza Berlinguer ed è avanzato compatto verso il centro cittadino, invadendo via Toledo sotto lo sguardo di passanti e turisti. Ad aprire la manifestazione uno striscione con la scritta “Trasferte libere”, diventata il simbolo della mobilitazione. Dalle voci dei manifestanti si sono levati slogan contro le restrizioni, giudicate discriminatorie e punitive nei confronti dei tifosi napoletani.

Tra gli elementi più visibili della protesta, un volantino tenuto in mano da ogni partecipante: un fac simile di richiesta di cambio di residenza, con la scritta “approvato” e la firma delle Curve A e B. Un gesto provocatorio per denunciare, secondo gli ultrà, l’assurdità di misure che finiscono per colpire un’intera città e la sua tifoseria. La manifestazione si è svolta in modo compatto e ordinato, trasformando il cuore di Napoli in un palcoscenico di dissenso calcistico e rivendicazione identitaria, con un messaggio chiaro lanciato dalle curve: “Trasferte libere”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte REDAZIONE
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