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Napoli, il sogno "futurista" di Manfredi si schianta contro il muro del traffico: la rabbia dei tassisti

Dal blocco dei cantieri alla guerra eterna agli abusivi, le auto bianche tornano in trincea. Il Comitato di Base boccia la visione del Sindaco: "Prima di chiudere il centro, fate rispettare le regole che già ci sono. Sicurezza e viabilità sono al collasso".
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Napoli– Tra la "Napoli Futurista" immaginata dal sindaco Gaetano Manfredi e la Napoli reale che ogni giorno affoga nello smog e nei clacson, c’è di mezzo un oceano di lamiere. È proprio da questo divario che parte l’ultimo affondo del Comitato Tassisti di Base, che in un duro comunicato rispedisce al mittente i piani di pedonalizzazione estrema del centro storico, bollandoli come irrealizzabili senza una gestione ordinaria dell'emergenza traffico.

Le "auto bianche" tornano in trincea

Non è la prima volta che i tassisti partenopei si ergono a sentinelle della viabilità cittadina. La storia recente di Napoli è costellata dalle battaglie della categoria: dalle proteste contro le Ztl "colabrodo" della giunta de Magistris, alle barricate contro la concorrenza sleale degli abusivi e delle piattaforme multinazionali, fino alle denunce per i cantieri della metropolitana che per anni hanno trasformato Piazza Municipio e la zona portuale in un labirinto inaccessibile.

Oggi, la storia si ripete. I tassisti, che vivono la strada 12 ore al giorno, avvertono Palazzo San Giacomo: il futuro non si costruisce ignorando il caos del presente.

Un piano traffico fantasma

Il casus belli sono le recenti dichiarazioni del Sindaco sulla volontà di limitare l'accesso alle auto private nel cuore della città. «Pur condividendo la necessità di una visione strategica», scrivono i rappresentanti della base dei tassisti, la realtà è ben diversa. Il dito è puntato contro criticità strutturali ormai croniche: carenze drammatiche nella sicurezza stradale e l'assenza totale di un "piano traffico organico".

Ma l'accusa più pesante riguarda i flussi turistici. La Napoli sold-out è diventata una trappola: la gestione insufficiente della massa di visitatori sta mettendo sotto una pressione insostenibile le arterie vitali della città, paralizzando il servizio pubblico non di linea.

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Il paradosso dell'Ordinanza Euro 5

C'è un passaggio del comunicato che suona come una beffa. I tassisti denunciano il mancato rispetto dell’Ordinanza Dirigenziale 784 del 24 novembre 2025, che vieterebbe l’ingresso in città ai veicoli fino a Euro 5. Una norma che, sulla carta, dovrebbe rendere l'aria respirabile e le strade libere, ma che nei fatti – denunciano le sigle – è lettera morta. Nessun controllo, nessuna sanzione, solo carta straccia mentre la congestione aumenta.

Sei mesi di silenzio

Lo scontro non è solo tecnico, ma politico. I rappresentanti di base rivelano di aver chiesto l'apertura di tavoli tecnici oltre sei mesi fa per discutere soluzioni concrete. Risultato? Nessun riscontro. Un silenzio assordante che ora si salda con il malcontento di altre categorie.

Il Comitato cita infatti il TG3 Campania e le preoccupazioni dei commercianti del centro storico, le cui attività rischiano di soffocare, non per la pedonalizzazione in sé, ma per l'impossibilità di raggiungere il centro in tempi umani a causa del traffico perimetrale.

L'invito all'Amministrazione è perentorio: servono "misure tempestive e concrete". I tassisti chiedono di tornare al centro delle decisioni, non come controparte, ma come esperti della mobilità urbana, per evitare che la "Napoli del futuro" resti solo uno slogan elettorale, mentre quella del presente rimane imbottigliata nel traffico.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 9 Dicembre 2025 - 08:59 - Federica Annunziata

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