Napoli - La Procura della Repubblica ha chiesto due anni di reclusione per il medico del Vecchio Pellegrini accusato di omicidio colposo. La vittima è Anna Siena, 36 anni, morta il 18 gennaio del 2019 dopo essere stata visitata tre giorni prima per forti dolori addominali.
La donna, ignara di essere incinta di un feto già deceduto, fu dimessa con una semplice prognosi di lombosciatalgia e una prescrizione di antidolorifici. L'autopsia ha rivelato una verità drammatica: i dolori erano causati dalla ritenzione del feto morto in utero, che ha provocato una sindrome da coagulazione intravascolare disseminata culminata in shock emorragico fatale.
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"Il decesso poteva essere evitato con una visita adeguata", tuona la relazione del medico legale citata dal pm. I sanitari non rilevarono la gravidanza né le complicanze, nonostante i sintomi evidenti.
La famiglia di Anna, difesa dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, segue il processo con rabbia e dolore. Le arringhe di parte civile e difesa sono in programma il 12 gennaio, data della sentenza che potrebbe fare luce su un caso che riaccende i riflettori sulle carenze diagnostiche negli ospedali napoletani.
Fonte REDAZIONE







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