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Napoli,  garage con dentro la casa abusiva: scovato a Soccavo un alloggio clandestino

Polizia Locale in azione dopo le segnalazioni dei residenti. Una donna di 47 anni deferita alla magistratura: costruito illegalmente su terreno pubblico un vano di 150 m², con cucina, due camere da letto e bagno.
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Napoli– Un intero alloggio “fantasma”, completo di tutto, nascosto dietro l’apparenza di un semplice garage. È quanto scoperto e sequestrato ieri dalla Polizia Locale di Napoli, Nucleo Operativo di Soccavo, nel Rione Traiano, in via Catone.

L’azione è scattata a seguito delle segnalazioni di alcuni cittadini, che avevano notato movimenti insoliti e lavori sospetti. Arrivati sul posto, gli agenti si sono trovati di fronte non a una semplice tettoia o a un deposito, ma a un vero e proprio manufatto abusivo di circa 150 metri quadrati, eretto illegalmente su suolo di proprietà comunale.

La struttura, che all’esterno poteva ingannare, era divisa in due aree ben definite. Una parte era adibita a box auto, mentre l’altra nascondeva un’abitazione a tutti gli effetti: due camere da letto, cucina e servizi igienici, in uno spazio realizzato senza alcuna autorizzazione e in piena violazione della normativa urbanistica.

Gli accertamenti hanno portato all’identificazione della presunta responsabile: una donna di 47 anni, residente nella zona, ora deferita all’Autorità Giudiziaria per abusivismo edilizio.

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Oltre a dover rispondere del reato, la donna si vedrà l’immobile – costruito su terreno pubblico – sottoposto a sequestro preventivo.

L’episodio riaccende i riflettori sul fenomeno dell’occupazione illegale di suolo pubblico e sugli abusi edilizi diffusi in diverse periferie cittadine. L’intervento della Polizia Locale dimostra, secondo gli ufficiali, l’importanza della collaborazione con i residenti, primi sentinelli del territorio.

«La vigilanza sul territorio e il contrasto agli illeciti edilizi sono una nostra priorità», hanno commentato fonti del comando. «Questo caso, con la sua entità, mostra come a volte l’abusivismo non sia solo una “piccola variazione”, ma una vera e propria appropriazione indebita di spazio della collettività, con evidenti rischi anche sotto il profilo della sicurezza e del decoro urbano».

L’area è ora transennata e posta sotto sigillo, in attesa delle decisioni del tribunale, che potrebbero ordinare la demolizione della struttura abusiva.

Articolo pubblicato il 2 Dicembre 2025 - 15:24 - A. Carlino

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