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Ischia: sigilli al notissimo complesso turistico "Le Fumarole"

La Procura: abusi edilizi dal '68 e scavi nella roccia. Il gip di Napoli parla di "Irreversibile trasformazione orografica del territorio"
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Barano - Terremoto giudiziario sulla splendida Spiaggia dei Maronti a Ischia. I Carabinieri della Compagnia di Ischia hanno dato esecuzione questa mattina al decreto di sequestro preventivo dell'intera struttura turistica "Le Fumarole da Nicola e Lucia Di Meglio & C. s.a.s.", uno dei complessi ricettivi e di ristorazione più noti e frequentati della zona.

Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica locale, colpisce un'area vasta, circa 2.500 metri quadrati, ritenuta frutto di decenni di abusi edilizi.

La lottizzazione abusiva e gli scavi nella roccia

L'indagine, partita da un accertamento e un sequestro eseguiti già lo scorso giugno dalla Stazione Carabinieri di Barano d'Ischia, ha delineato un quadro di lottizzazione abusiva materiale perpetrata in modo reiterato fin dal lontano 1968.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'abuso non è limitato a singole irregolarità, ma costituisce una vera e propria aggressione al paesaggio. L'esercizio commerciale avrebbe ampliato la propria struttura attraverso: scavi e sbancamenti nella roccia viva, installazione di pedane fisse e strutture di cemento e costruzione di terrazzamenti e muretti in assenza totale di titoli abilitativi.

Vincoli paesaggistici e "danno irreversibile"

L'elemento che ha fatto pendere l'ago della bilancia verso il sequestro preventivo è la gravità del danno ambientale e paesaggistico. Il GIP di Napoli, accogliendo la tesi della Procura, ha infatti evidenziato come le opere abusive abbiano causato una «irreversibile trasformazione orografica del territorio».

Le richieste di condono avanzate nel corso del tempo dall'impresa, volte a sanare gli interventi, sono state ritenute infondate e non accoglibili, soprattutto alla luce dei stringenti vincoli paesaggistici e sismici che tutelano l'Isola d'Ischia.

La notifica del decreto è stata effettuata alla rappresentante legale dell'impresa. Al termine degli atti di rito, l'Autorità Giudiziaria ha concesso il termine massimo di 20 giorni per lo sgombero del locale da persone e cose, preludendo ad una lunga e complessa vicenda giudiziaria e, potenzialmente, ad una vasta operazione di ripristino ambientale.

  • Articolo modificato il giorno 11/12/2025 ore 09:11 - Correzione refuso

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 11 Dicembre 2025 - 09:11 - Rosaria Federico
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