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Droga in carcere, blitz al "Francesco Uccella": fermata parente con 300 grammi di stupefacenti

Scatta l’operazione della Penitenziaria durante i colloqui a Santa Maria Capua Vetere: bloccati 250 grammi di hashish e un carico di cocaina destinati alle celle. Il plauso del Si.N.A.P.Pe: «Barriera insostituibile contro la criminalità»
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Santa Maria Capua Vetere – Un vero e proprio bazar della droga pronto ad essere smerciato tra le sezioni detentive. È questo lo scenario sventato nelle scorse ore dagli uomini della Polizia Penitenziaria del carcere "Francesco Uccella" di Santa Maria Capua Vetere.

Un’operazione chirurgica, frutto di intelligence interna e osservazione scrupolosa, ha permesso di intercettare un carico ingente: quasi trecento grammi di sostanza stupefacente che stavano per varcare i cancelli della casa circondariale sammaritana.

il blitz nell'area colloqui

Il blitz è scattato nell'area colloqui, il punto nevralgico e più vulnerabile per lo scambio tra l'"interno" e l'"esterno". Sotto la lente degli agenti, coordinati direttamente dal Comandante del Reparto e dal funzionario responsabile del settore, è finito un soggetto esterno, parente di un detenuto.

L'individuo, già noto alle forze dell'ordine per precedenti specifici, tentava di introdurre un pacchetto "scottante": circa 250 grammi di hashish e 30 grammi di cocaina. Un quantitativo ben superiore al consumo personale, chiaro segnale di un tentativo di alimentare lo spaccio intramurario. L'uomo è stato immediatamente fermato.

Il plauso sindacale

L'episodio ha acceso i riflettori sulla costante pressione criminale che assedia gli istituti di pena campani. Il Si.N.A.P.Pe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria) ha espresso un vivo plauso per la brillante operazione di sicurezza.

«Questa operazione conferma che la Polizia Penitenziaria rappresenta una barriera insostituibile nella lotta alla criminalità», ha tuonato Luigi Vargas, Segretario Generale Aggiunto. Vargas non usa mezzi termini nel denunciare il contesto difficile in cui operano i baschi azzurri: «Gli agenti svolgono un lavoro straordinario nonostante carenze strutturali che non possono più essere ignorate. L’Amministrazione investa seriamente in risorse e sicurezza».

Sulla stessa linea il Segretario Nazionale, Pasquale Gallo, che sottolinea la gravità del tentativo sventato: «Il tentativo di far entrare un quantitativo così rilevante di stupefacenti testimonia la pressione criminale che le carceri subiscono quotidianamente. È indispensabile rafforzare organici, formazione e strumenti tecnologici».

A chiudere il cerchio delle reazioni sindacali è Giuseppe Del Gaudio, dirigente sindacale, che pone l'accento sulla sinergia operativa: «Il grande lavoro svolto dagli agenti, supportati da una dirigenza presente e competente, deve essere riconosciuto pienamente. Quando organizzazione ed esperienza si incontrano, i risultati arrivano nonostante le difficoltà operative».

Il sindacato ora chiede un riconoscimento formale per il personale coinvolto, uomini e donne che, nel silenzio delle mura carcerarie, continuano a garantire la legalità contro chi cerca di trasformare la detenzione in un business illecito.

Modifiche e revisioni di questo articolo

  • Articolo modificato il giorno 12/12/2025 ore 11:06 - Correzione refuso
  • Articolo modificato il giorno 12/12/2025 ore 11:28 - Revisione articolo

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Fonte REDAZIONE

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