Napoli - Un boato nel cuore della notte, l’ennesimo segnale che qualcosa, nelle strade di San Pietro a Patierno, continua a muoversi sotto traccia. Una bomba rudimentale è esplosa davanti alla pizzeria Passione Culinaria, un locale aperto da appena 24 ore.
L’onda d’urto ha investito la saracinesca, danneggiando l’ingresso e parte degli arredi interni. Nessun ferito, ma tanta paura per residenti e commercianti della zona.
Sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato di Secondigliano della Polizia di Stato, che hanno avviato le prime indagini. Il proprietario, ascoltato a sommarie informazioni, ha assicurato di non aver mai ricevuto richieste estorsive né minacce: «Non so spiegarmi perché abbiano colpito il mio locale», ha detto ai poliziotti, ancora scosso.
Gli investigatori, però, non sembrano avere dubbi sulla matrice dell’attentato. Un ordigno artigianale, piazzato nella notte, è quasi sempre sinonimo di racket. Un messaggio chiaro, diretto a tutti gli esercenti del quartiere: pagare il pizzo, soprattutto a ridosso delle festività natalizie, quando il flusso di denaro aumenta e le organizzazioni criminali cercano di imporre il loro controllo.
San Pietro a Patierno rientra nell’area storicamente presidiata dal clan Licciardi, vertice dell’Alleanza di Secondigliano e recentemente indebolito da un blitz che ha portato a oltre venti arresti. Un colpo duro per il clan, che però potrebbe spingere gli affiliati rimasti in libertà a riaffermare la propria presenza con azioni dimostrative, come l’esplosione di questa notte.
Le indagini proseguono: gli agenti stanno acquisendo immagini di videosorveglianza e ricostruendo gli spostamenti nelle ore immediatamente precedenti l’esplosione. Ma nel quartiere, intanto, è tornata la paura.
E pensare che proprio ieri pomeriggio in quella stessa zona vi era stata la passeggiata antiracket organizzata dalla Fai.
Su questo contenuto è stata effettuata in data 11/12/2025 e ora 10:42 una Revisione articolo.






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