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Arzano, maxi sequestro di hashish: in manette 4 fratelli

Blitz dei carabinieri nella roccaforte del clan della 167: cartoni lanciati dal balcone, Beretta rubata nel 2024 e sequestri a raffica tra le palazzine e le case-bunker 53 chili di hashish
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Secondigliano e Arzano, stessa rotta per droga e armi. All’alba i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli Stella danno il via a una maxi operazione antidroga che parte dal cuore della roccaforte criminale partenopea e si allunga fino all’hinterland a nord di Napoli.

Quattro giovani finiscono in manette, tre di loro sono fratelli, mentre scattano sequestri di hashish a quintali e di una pistola rubata.

Il primo blitz va in scena in una delle corti di via del Camposanto, a Secondigliano, area da sempre sotto osservazione degli investigatori.

I militari cinturano la zona e salgono verso un appartamento nel mirino da giorni. In quegli istanti, dal balcone, il 23enne Mario Cortese e la sorella di 20 anni iniziano a lanciare nel vuoto alcuni cartoni, nel tentativo di liberarsi in extremis della merce. Il gesto, però, non sfugge agli occhi dei carabinieri, che bloccano subito l’area di caduta.

Dentro le scatole c’è il cuore del business: 41 chili e 225 grammi di hashish, già suddivisi in panetti pronti per lo smercio.

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I militari irrompono in casa e trovano altro materiale per il confezionamento dello stupefacente, insieme a telefoni e manoscritti ritenuti di interesse investigativo, probabili “contabilità” e contatti della rete di spaccio. Per Mario Cortese e sua sorella scattano le manette, mentre la madre, 45 anni, presente nell’abitazione, viene denunciata in stato di libertà.

L’indagine, però, non si ferma al primo colpo. Gli accertamenti lampo e gli elementi raccolti in quelle ore spingono i carabinieri a estendere le perquisizioni ad altre basi logistiche. I militari si spostano prima in un’altra casa a Secondigliano, poi puntano dritto su Arzano, seguendo la scia di collegamenti e frequentazioni che portano a un secondo filone familiare.

Nel quartiere napoletano di partenza, la compagnia Stella fa irruzione nell’appartamento del 27enne Francesco Celentano. La perquisizione consente di rinvenire e sequestrare una pistola Beretta modello APX calibro 9x21, risultata rubata nel 2024. L’arma, completa, viene repertata e inviata ai laboratori per gli accertamenti balistici, per verificare se sia stata impiegata in agguati o fatti di sangue sul territorio. Anche per Francesco Celentano scatta l’arresto.

La scia investigativa porta poi ad Arzano, nell’abitazione del fratello più giovane, Emanuele Celentano, classe 2003, già noto alle forze dell’ordine. Qui i carabinieri aprono un armadio che si rivela essere un vero e proprio caveau della droga: al suo interno vengono trovati altri 12 chili e 600 grammi di hashish. Il 22enne finisce anche lui in manette, chiudendo il cerchio di una retata che mette fuori gioco un’intera “linea di famiglia” tra droga e armi.

Il bilancio della maxi operazione è pesante: quattro arresti, decine di chili di hashish sequestrati e una pistola rubata recuperata. I quattro giovani dovranno rispondere, a vario titolo, di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, detenzione abusiva e ricettazione di arma. Le indagini dei carabinieri della compagnia Napoli Stella proseguono per ricostruire eventuali livelli superiori, collegamenti con i clan attivi tra Secondigliano e l’area nord e il canale di approvvigionamento dello stupefacente.

[riproduzione_riservata] Articolo pubblicato il 5 Dicembre 2025 - 08:22 - Giuseppe Del Gaudio [fonte_combinata]

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