Castellammare - Un sospiro di sollievo per la Juve Stabia. Il tanto temuto processo sportivo, nato dall'inchiesta sulle infiltrazioni della camorra che ha scosso il club poco più di un mese fa, non si farà.
La decisione arriva in seguito alla mancata trasmissione delle carte dell'indagine dalla Procura della Repubblica alla Procura Federale della FIGC. Senza gli atti, il procuratore federale non può procedere, archiviando di fatto il filone sportivo della vicenda.
La vicenda era esplosa circa un mese fa con un vero e proprio terremoto giudiziario: prima il provvedimento di amministrazione giudiziaria del club e poi arresti e misure cautelari nel clan D'Alessandro avevano svelato un presunto tentativo di infiltrazione da parte della nota famiglia di camorra stabiese nella gestione del club.
L'inchiesta della giustizia ordinaria prosegue il suo corso per definire le responsabilità e il livello di coinvolgimento delle persone indagate, ma i tifosi e la società temevano pesanti ripercussioni anche sul piano sportivo, come punti di penalizzazione o altre sanzioni.Potrebbe interessarti
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Secondo le ricostruzioni, riportate anche da Tuttosport, la mancata trasmissione degli atti sarebbe legata a una valutazione precisa da parte degli inquirenti. Il rischio per la vecchia amministrazione del club, dal punto di vista sportivo, sarebbe stato circoscritto alla sola "omessa vigilanza" o "omesso controllo".
Un'ipotesi di reato considerata non abbastanza grave da giustificare l'apertura di un procedimento sportivo parallelo, che avrebbe potuto compromettere la stagione in corso.
Nel frattempo, la Juve Stabia continua a navigare a vista sotto amministrazione controllata, ma con risultati sportivi che, sorprendentemente, non sembrano aver risentito dello scossone societario.
Come sottolineato dal tecnico Ignazio Abate e dal DS Lovisa, la squadra ha reagito con compattezza sul campo, isolandosi dalle turbolenze esterne. Ora, con il pericolo sportivo scampato, il club può concentrarsi con maggiore serenità sul campionato, in attesa che la giustizia ordinaria faccia il suo corso e definisca il futuro assetto societario.






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