Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Sezione Misure di Prevenzione, ha respinto la richiesta della Procura di applicare la misura di sorveglianza speciale con divieto di soggiorno per due anni nei confronti di M.F., un 25enne di Santa Maria a Vico già noto alle cronache locali.
La decisione, emessa accogliendo le tesi dell’avvocato Vittorio Fucci, chiude una vicenda che aveva acceso l’attenzione dell’opinione pubblica e delle forze dell’ordine.
La Procura aveva avanzato la richiesta di sorveglianza speciale motivandola con la pericolosità sociale del giovane, sulla base di una serie di processi, denunce e segnalazioni per reati quali estorsione, maltrattamenti, uso improprio di telefoni in carcere, rissa, furto e spaccio di sostanze stupefacenti.Potrebbe interessarti
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Tuttavia, il Tribunale ha ritenuto non sussistenti i presupposti per l’applicazione della misura, riconoscendo la tesi difensiva che contestava la reale pericolosità del soggetto.
La sentenza rappresenta un precedente importante nel contesto delle misure di prevenzione, sottolineando come non sempre la presenza di precedenti penali sia sufficiente a giustificare restrizioni così pesanti sulla libertà personale. Il giovane, dunque, potrà continuare a risiedere a Santa Maria a Vico senza limitazioni, almeno per i prossimi due anni.






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