Napoli – Ennesimo, grave episodio di violenza si è consumato nelle corsie del Pronto Soccorso dell'Ospedale San Paolo di Fuorigrotta. Un'infermiera impegnata nelle delicate attività di triage è stata schiaffeggiata al volto da una paziente, un atto che si materializza nel "solito scenario frutto di un corto circuito tra intolleranza e violenza," come denunciato dagli operatori.
Il brutale episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri. Come racconta Manuel Ruggiero, medico del 118 e curatore della pagina Facebook Nessuno Tocchi Ippocrate, l'infermiera è stata colpita "intorno alle 19:30" da "una donna sulla quarantina, presumibilmente tossicodipendente, che avrebbe dichiarato di essere in crisi di astinenza."
L'aggressione è stata descritta come "senza alcun apparente motivo" mentre l'operatrice sanitaria stava assistendo un'altra paziente. La vittima ha immediatamente allertato le forze dell'ordine e, dopo il referto, le sono stati assegnati tre giorni di prognosi.
Il gesto, compiuto presumibilmente in un contesto di disagio e dipendenza, riaccende il dibattito sulla natura di questi atti.Potrebbe interessarti
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"Molti di questi casi vengono erroneamente rubricati all'ambito psichiatrico solo perché messe in atto da soggetti con problemi comportamentali o uso e abuso di sostanze stupefacenti," spiega Errico.
"L'elemento chiave di cui tenere conto è il disturbo antisociale della personalità che non è necessariamente correlato ad un'alterazione di tipo psichiatrico. Le tendenze alla violenza sono piuttosto il frutto di comportamenti delinquenziali che vanno inquadrati a 360 gradi tenendo ovviamente conto del retaggio di provenienza e della sua storia personale."
L'aggressione al San Paolo non è un caso isolato, ma una triste tappa di una scia di violenza che affligge il personale sanitario. Quella di ieri è l'aggressione n. 46 del 2025 su un totale di 60 episodi contati tra le ASL Napoli 1 e Napoli 2 dall'inizio dell'anno.
C'è, tuttavia, un timido segnale di miglioramento rispetto al 2024, un calo attribuito soprattutto alla recente istituzione di drappelli di polizia attivati nei principali pronto soccorso di Napoli, incluso il San Paolo, per iniziativa del Ministero degli Interni. Nonostante le misure di sicurezza, il dramma quotidiano degli operatori sanitari resta un'emergenza costante che richiede risposte più incisive.






























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