Droga senza sosta, racket sulla movida e un clan pronto a tutto per controllare il territorio. A quasi un anno dal maxi-blitz che aveva decapitato la cosca flegrea degli Esposito-Nappi, arriva il verdetto del processo di primo grado celebrato con il rito abbreviato: 103 anni di carcere per i tredici imputati.
Una sentenza che certifica la tenuta dell’impianto accusatorio, costruito dagli investigatori anche grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia e a due anni di intercettazioni serrate, ma che allo stesso tempo non infligge la “stangata” richiesta dalla DDA.
Alla sbarra è tornato Massimiliano Esposito, noto come “’o scugnato”, ritenuto il ras che – nonostante precedenti arresti e periodi ai domiciliari a Scalea – avrebbe continuato a dirigere gli affari del clan Esposito-Nappi.
Con l’appoggio della moglie, Maria Matilde Nappi, secondo l’accusa il boss avrebbe gestito un doppio binario di business: lo spaccio di droga nella movida di Coroglio e il racket ai parcheggiatori abusivi, un sistema capace di generare introiti da migliaia di euro ogni notte.
Il blitz che aveva chiuso il cerchio investigativo scattò nel settembre 2024, quando la polizia arrestò tredici persone. L’inchiesta della Squadra Mobile, partita nel 2022, si era alimentata soprattutto delle intercettazioni ambientali che documentavano scambi di droga, minacce agli esercenti e la ripartizione dei guadagni. Determinanti anche alcune dichiarazioni del pentito Michele Ortone che aveva confermato la struttura piramidale del clan e il ruolo centrale di Esposito nel controllo del territorio.
Il quadro accusatorio era pesante: associazione mafiosa, traffico di droga, detenzione di armi ed estorsioni, tutti reati aggravati dalla finalità mafiosa.Potrebbe interessarti
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Elenco delle condanne
Massimiliano Esposito “’o scognato” – 14 anni
Maria Matilde Nappi – 13 anni e 4 mesi
Massimiliano Giuseppe Esposito Junior – 10 anni e 8 mesi
Cristian Esposito – 10 anni e 8 mesi
Alessandro Tasseri – 10 anni
Gennaro Esposito – 8 anni
Salvatore Iuliano – 8 anni
Carmine Esposito – 7 anni e 2 mesi
Vincenzo Fasano – 6 anni
Eduardo Esposito – 6 anni
Michele Ortone – 4 anni
Maria Campolo – 2 anni (pena sospesa)
Luisa Grasso – 2 anni
(nella foto in alto da sinistra ilboss Massimiliano Esposito, la moglie Maria Matilde Nappi e i figli Massimiliano Giuseppe Esposito Junior e Cristian Esposito; in basso sempre da sinistra il pentito Michele Ortone, Alessandro Tasseri, Carmine Esposito e Gennaro Esposito)






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