

La sede del Sert di Acerra
Acerra - Un gesto di violenza che ha il sapore della provocazione, uno schiaffo alla legalità nel cuore di una struttura sanitaria. È accaduto ieri sera ad Acerra, in provincia di Napoli, dove poco prima della mezzanotte — erano circa le 23.45 — i carabinieri sono intervenuti presso la guardia medica di via dei Mille 13, sede anche del Sert, il servizio pubblico per le dipendenze.
Secondo una prima ricostruzione, un individuo non ancora identificato avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro una parete esterna dell’edificio, per poi dileguarsi nel buio prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Sul posto i militari hanno rinvenuto e sequestrato quattro bossoli calibro 9x19, elementi che ora saranno analizzati per tentare di risalire all’arma e, eventualmente, all’autore del gesto.
Al momento gli investigatori non escludono alcuna pista. Si va dall’ipotesi di un atto dimostrativo, forse legato all’attività stessa del Sert, a quella di un avvertimento indirizzato a qualcuno che frequenta la struttura.
Un fatto inquietante, che riapre il dibattito sulla sicurezza nelle aree più delicate del territorio e sul ruolo dei servizi sanitari che operano a contatto con situazioni di forte vulnerabilità sociale.
La dinamica, seppur breve e fulminea, porta con sé una gravità evidente: sparare contro un luogo pubblico, peraltro destinato alla cura e al sostegno delle persone, significa colpire simbolicamente lo Stato e le sue istituzioni sul territorio.
E mentre le indagini proseguono senza sosta, ad Acerra cresce la preoccupazione tra gli operatori sanitari e i residenti della zona, sempre più spesso spettatori di episodi che minano la percezione di sicurezza.
Gli inquirenti stanno vagliando testimonianze, immagini delle telecamere e possibili collegamenti con altri episodi registrati negli ultimi mesi. Un lavoro certosino nel tentativo di dare un nome e un movente a una sparatoria che, pur senza feriti, lascia un segno profondo nella comunità.