

Suolo dei Campi Flegrei si solleva costantemente
Napoli – Domani, l’Auditorium “La Porta del Parco” di Bagnoli si trasformerà nel palcoscenico di un confronto scientifico di alto profilo sui Campi Flegrei, uno dei sistemi vulcanici più studiati e monitorati al mondo.
L’evento, organizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), metterà al centro i risultati del progetto LOVE-CF (Linking surface Observables to sub-Volcanic plumbing-system: a multidisciplinary approach for Eruption forecasting at Campi Flegrei caldera, Italy), un ambizioso programma di ricerca che punta a decifrare i segreti della caldera campana.
Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali di Fabio Florindo, presidente INGV, Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Paola Pagliara, direttore dell’Ufficio Previsione e prevenzione del rischio del Dipartimento della Protezione Civile, e Stefano Branca, direttore del Dipartimento Vulcani INGV. Un parterre di eccellenza che sottolinea l’importanza strategica del monitoraggio e della ricerca sul territorio.
La giornata sarà scandita da sessioni tematiche coordinate dagli esperti INGV, che analizzeranno lo stato attuale della caldera attraverso osservazioni vulcanologiche, petrologiche, geochimiche, sismologiche, geodetiche e gravimetriche. Lucia Pappalardo, direttrice dell’Osservatorio Vesuviano e responsabile scientifico del progetto LOVE-CF, presenterà un quadro aggiornato della situazione del sistema vulcanico e illustrerà le finalità del progetto, che punta a migliorare la capacità di previsione degli eventi eruttivi.
A chiudere la giornata, una tavola rotonda moderata dal direttore del Dipartimento Vulcani INGV, dedicata alla conoscenza scientifica dei Campi Flegrei, al suo monitoraggio e al futuro della ricerca. Un appuntamento fondamentale per capire come la scienza si prepara a gestire uno dei vulcani più complessi d’Europa.