Anacapri - Un 19enne locale, già noto alle forze dell'ordine, finisce in manette per bracconaggio armato nel cuore verde del Monte Solaro.
Erano da poco passate le ore pomeridiane quando i Carabinieri della locale Stazione, impegnati in un pattugliamento di routine nelle zone boschive del Monte Solaro – un'oasi naturale protetta, crocevia di sentieri escursionistici e rifugio per specie rare come il Falco pellegrino e il Capriolo appenninico – incappano in una figura sospetta.
Lorenzo Van Der Host, 19 anni, originario proprio di questo borgo sospeso tra cielo e mare, imbraccia un fucile da caccia come se fosse un'estensione del suo braccio. Non un'arma qualunque: una doppietta calibro 12, con la matricola abrasa ad arte, un "fantasma" illegale che urla storie di mercati neri e trasgressioni premeditate.Il giovane, con lo sguardo da predatore colto in fallo, non ci pensa due volte: scatta la fuga.
Tra rovi e macchia mediterranea, un labirinto di lecci e corbezzoli che custodisce i segreti dell'isola, Van Der Host tenta di seminare i militari. Ma i Carabinieri, addestrati a navigare questi terreni impervi, non mollano la presa.
Un inseguimento serrato, tra salti su rocce e balzi tra gli arbusti, si conclude con un blocco netto: il 19enne, ansimante e senza più vie di scampo, si arrende spontaneamente.Potrebbe interessarti
Per Van Der Host, non è la prima comparsa nelle cartelle investigative. Già noto alle forze dell'ordine per piccoli precedenti – furti e atti di vandalismo che gli avevano valso qualche richiamo formale – stavolta il ragazzo tocca il fondo di una china pericolosa. Dovrà rispondere di caccia di frodo, un reato che qui, nel Parco Regionale di Capri, assume contorni ambientali drammatici: l'isola, gemma del Golfo di Napoli con i suoi 10 chilometri quadrati di paradiso turistico, soffre da anni il flagello del bracconaggio.
Secondo dati del Corpo Forestale dello Stato, solo nel 2024 sono stati sequestrati oltre 50 fucili illegali nelle aree protette campane, con un danno alla biodiversità stimato in migliaia di euro per capo di selvaggina abbattuto illegalmente.
E il Monte Solaro, con i suoi 589 metri di altitudine e panorami mozzafiato sulla baia di Marina Grande, non è solo un belvedere per i vacanzieri: è un ecosistema fragile, dove ogni colpo sparato riecheggia come una ferita aperta.Trasferito immediatamente al Carcere di Napoli Poggioreale, il giovane attende il giudizio del Tribunale di Napoli.
Le indagini, coordinate dalla Procura, non si fermano qui: gli inquirenti setacciano i suoi contatti per smascherare eventuali complici o reti di distribuzione di armi clandestine, un fenomeno che, come denunciato da Legambiente, sta erodendo le radici verdi del Sud Italia.






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