

Sciame sismico in corso da stanotte a Pozzuoli
Una notte di apprensione in Campania, dove l'attività sismica ha interessato due aree delicate: i Campi Flegrei e l'Avellinese. Mentre l'Irpinia tenta di riprendersi dalla scossa di magnitudo 4.0 di ieri sera, l'area vulcanica flegrea è stata investita da un intenso sciame sismico, riaccendendo le preoccupazioni per il bradisismo.
L'ultima sequenza ha avuto inizio nella notte, con l'Osservatorio Vesuviano che ha registrato una scossa di magnitudo Md=3.1 (±0.3) con epicentro localizzato a Pozzuoli. Secondo le comunicazioni del Comune, lo sciame è ancora in corso e ha già contato almeno 29 eventi sismici.
A differenza dell'attività più diffusa dei giorni scorsi, le scosse notturne si sono concentrate in un'area ristretta, un fenomeno che gli esperti non ritengono sorprendente in base alle caratteristiche vulcano-tettoniche della zona. L'attenzione degli organi di monitoraggio è massima sull'evoluzione di questa sequenza.
A Pozzuoli, l'emergenza sismica si intreccia con una grave questione sociale: la rabbia degli sfollati colpiti dal bradisismo. Molti di loro vedono scadere a breve il contributo di autonoma sistemazione (CAS), un sostegno economico vitale per chi ha dovuto lasciare la propria casa dichiarata inagibile.
Il nodo cruciale sono i fondi per la ristrutturazione degli immobili, che rimangono un rebus a causa di presunti ritardi e incertezze normative, in particolare riguardo alla legge Finanziaria.
Gli sfollati non restano in silenzio e hanno indirizzato una lettera aperta al Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, chiedendo un intervento economico urgente del Governo per sbloccare i lavori di recupero e garantire il rientro nelle loro abitazioni. La loro situazione è emblematica delle difficoltà burocratiche e finanziarie che seguono le crisi sismiche in Italia.