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Spari all’alba a Ercolano, 5 arresti per tentato omicidio: colpi esplosi a pochi metri dalla caserma

Sono finiti in manette cinque uomini ritenuti responsabili del tentato omicidio aggravato di un giovane avvenuto lo scorso 27 aprile 2025 in corso Resina, a Ercolano
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Ercolano– Cinque uomini sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco e della Tenenza di Ercolano con l’accusa di tentato omicidio aggravato e porto abusivo d’arma da fuoco.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, è stata eseguita stamane nelle città di Ercolano e Torre del Greco, al termine di un’indagine che ha ricostruito nel dettaglio un agguato avvenuto lo scorso 27 aprile.

L’agguato in corso Resina: cinque colpi di pistola a pochi metri dalla caserma

Era ancora buio quando, nelle prime ore del mattino del 27 aprile, in corso Resina, a pochi metri dalla caserma dei Carabinieri, il silenzio fu rotto da cinque spari in rapida successione.

Un giovane del posto venne colpito da due proiettili, uno dei quali lo raggiunse all’altezza dell’addome. Nonostante la gravità delle ferite, la vittima riuscì a sopravvivere: ricoverata d’urgenza all’ospedale e sottoposta a intervento chirurgico, fu dimessa dopo alcuni giorni di degenza.

L’agguato, condotto da uomini a bordo di un’auto, aveva i tratti tipici di un regolamento di conti, forse maturato per vecchie ruggini personali o a contrasti di natura criminale all’interno del tessuto locale, già segnato in passato da episodi di violenza e regolamenti di conti.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, sono state condotte dai militari della Tenenza di Ercolano e hanno permesso di ricostruire nel dettaglio la dinamica e i movimenti dei sospetti prima e dopo la sparatoria.

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Attraverso l’analisi di telecamere di sorveglianza, intercettazioni e riscontri balistici, gli inquirenti sono riusciti a risalire al gruppo di fuoco e a delineare il contesto nel quale sarebbe maturato l’agguato.

Il movente, secondo quanto emerso, sarebbe legato a vecchie ruggini personali o a contrasti di natura criminale all’interno del tessuto locale, già segnato in passato da episodi di violenza e regolamenti di conti.

Il blitz e gli arresti

I cinque uomini – tutti già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati contro la persona e il patrimonio – sono stati portati in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Gli investigatori non escludono che l’episodio possa inserirsi in un clima di tensione crescente tra piccoli gruppi criminali locali, in una zona che da tempo registra episodi di violenza e intimidazione.

La Procura di Napoli e i Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco continuano a lavorare per identificare eventuali complici e chiarire ogni dettaglio del movente che ha portato a un raid armato tanto pericoloso quanto sfrontato.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 13 Ottobre 2025 - 16:42 - Gustavo Gentile

Commenti (1)

I arresti di questi cinque uomini sembra che sono importante per cercare di fermare la violenza in zona, ma bisogna capire bene se ci sono complici o altri motivi dietro a questo agguato. La situazione è complessa.

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