Pompei – Non più solo uno spettacolo per gli occhi, ma un'esperienza da vivere con tutti i sensi. Il Parco Archeologico di Pompei avvia una trasformazione radicale della sua offerta, puntando a un'accessibilità totale che abbatte ogni barriera, fisica e cognitiva.
Grazie ai fondi del PNRR, l'antica città diventa un modello di inclusione, offrendo nuovi strumenti di visita che arricchiscono l'esperienza per ogni visitatore.
All'ingresso di Piazza Anfiteatro, un nuovo supporto tattile introduce alla storia del sito, dando il via a un percorso che tocca i luoghi chiave dell'area archeologica.
Esplorare con "Pompei tra le mani"
Il cuore dell'innovazione è il progetto "Pompei tra le mani", un percorso multisensoriale che permette di "toccare" letteralmente la storia. Sono stati installati modelli 3D dei luoghi più iconici, bassorilievi ad alta definizione che riproducono reperti e architetture, e mappe tattili progettate per l'orientamento autonomo.
Ogni supporto è corredato da didascalie in Braille e da QR code che rimandano a contenuti digitali accessibili: audiodescrizioni inclusive, tour virtuali e video in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e International Sign (IS). Non solo: una postazione sensoriale permetterà di scoprire le forme e persino i profumi della Pompei antica, mentre una segnaletica interattiva guiderà i visitatori lungo il sito.
L'iniziativa non si limita agli strumenti, ma investe anche sul capitale umano, con visite guidate dedicate con interpreti LIS e una formazione specifica per tutto il personale del Parco.
La visione: "Un'accessibilità che non crea ghetti"
Questa svolta non è pensata solo per specifiche disabilità, ma per un pubblico universale.Potrebbe interessarti
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Zuchtriegel ha evidenziato come le barriere siano un ostacolo quotidiano per molti: "Ciascuno di noi funziona in modo diverso, ciascuno di noi invecchia e basta avere un neonato in una carrozzina per rendersi conto di quante barriere ostacolino la vita di ogni giorno. I nuovi percorsi si pongono come facilitatori per tutti, a partire dai bambini che esplorano il mondo con tutti i sensi”.
Tutela e Tecnologia: la manutenzione diventa digitale
La spinta verso l'inclusività si inserisce in una strategia più ampia di cura e manutenzione dell'immenso patrimonio pompeiano. Il Parco ha avviato, per la prima volta nella sua storia, un monitoraggio sistematico e periodico di tutti i suoi 13.000 ambienti.
Tutti i dati sullo stato di conservazione confluiscono in una nuova piattaforma digitale, che permetterà di programmare in modo scientifico gli interventi di restauro e manutenzione. “La manutenzione è essenziale non solo per il decoro," ha aggiunto il Direttore, "ma anche per garantire la sopravvivenza e l’accessibilità del patrimonio di Pompei alle future generazioni”.
Il costo della qualità: le nuove tariffe dal 2026
Per sostenere questo imponente sforzo di modernizzazione, che include il potenziamento dei servizi di pulizia, la cura del verde e l'implementazione tecnologica, il Parco ha annunciato un adeguamento delle tariffe d'ingresso, che entrerà in vigore dal 12 gennaio 2026.
Il biglietto base per Pompei passerà a 20€. Sarà introdotto un biglietto da 25€ che includerà anche la visita alle ville suburbane (Villa dei Misteri e Villa di Diomede) e al sito di Villa Regina a Boscoreale con l'Antiquarium. Il biglietto "3 giorni" costerà 30€, mentre la card di abbonamento annuale "MyPompei" salirà a 45€.
Restano completamente invariate tutte le forme di gratuità (under 18, prima domenica del mese, visitatori delle Ville di Stabia) e le riduzioni (biglietto a 2€ per i giovani tra i 18 e i 25 anni). Un investimento necessario per trasformare Pompei da semplice sito archeologico a esperienza culturale completa, accogliente e accessibile a tutti.





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