NAPOLI – A Napoli, il 30 ottobre non è un giorno qualsiasi. È una ricorrenza che valica il tempo e la religione, un “Natale laico” in onore di Diego Armando Maradona. Quest’anno, nel 65 D.D. – “Despues Diego”, come lo chiamano i maradoniani – la città si prepara a celebrare il suo Dio del calcio anche a tavola, con una serata gourmet all’Ostaria Pignatelli.
Il locale, già lo scorso anno, aveva reso omaggio al Pibe de Oro introducendo nel menu gli “Spaghetti alla Maradona”, piatto semplice ma carico di passione, con aglio, olio, mollica fritta e peperoncino. Per il 2025, la dedica diventa un vero e proprio rito conviviale: una cena interamente ispirata a Diego, con piatti e storie che ne raccontano l’anima più autentica.
Protagonisti della serata saranno due testimoni d’eccezione: Sabatino Sirica, lo storico pasticcere del Calcio Napoli, e Francesco De Luca, oggi capo della redazione sportiva de Il Mattino, all’epoca giovane cronista al seguito del numero 10.Potrebbe interessarti
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Lo chef Vincenzo Politelli renderà omaggio al mito con un menu che unisce Napoli e Buenos Aires: accanto agli Spaghetti alla Maradona, la “Pasta, patate e provola” – piatto diventato portafortuna dopo una cena a casa di Bruscolotti prima di una sfida vinta contro la Juve – e l’immancabile Asado, la grigliata argentina che celebra la lentezza e la convivialità.
Un banchetto che è molto più di una cena: è un atto d’amore per chi, con un pallone, ha riscritto il destino e l’identità di un popolo. Perché a Napoli, trentacinque anni dopo il suo arrivo, Diego non è solo un ricordo: è ancora la fede che unisce un’intera città.






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