furto ad anziane a matera
Matera – Il telefono squilla come un serpente nel paradiso perduto di un appartamento in via Gattini, e una nonna di 96 anni, con le mani tremanti che ancora odorano di sugo domenicale, risponde con la voce di chi ha visto due guerre mondiali.
"Mamma, sono io, tuo figlio... mi hanno arrestato, ho bisogno di soldi subito per uscire". L'accento napoletano, camuffato in un singhiozzo disperato, fa il resto: la porta si apre, un estraneo entra come un'ombra, arraffa la fede nuziale – quel cerchietto d'oro che ha sigillato 70 anni di matrimonio – e svanisce con 800 euro in tasca.
A pochi isolati, in un altro nido di ricordi sbiaditi, una 91enne riceve l'altra stregoneria: "Signora, sono dell'agenzia, devo fotografare i gioielli per le bollette arretrate, altrimenti staccano tutto". Click, flash, e via: collane, anelli, un altro malloppo da 800 euro.
Non è un copione da film noir, è la cruda routine delle truffe agli anziani, quell'odioso sistema che in Italia miete quasi 43.000 vittime ogni anno, un'epidemia di avidità che nel 2025 ha già portato la Polizia a smantellare reti da milioni di euro, con il 71% dei raggiri via telefono.
I carnefici? Due napoletani doc, un 22enne e un 39enne con un curriculum da "repeat offender" – precedenti per analoghe porcherie – che oggi pomeriggio hanno trasformato Matera, la Città dei Sassi, in un set da inseguimento hollywoodiano. La Squadra Mobile e una Volante della Polizia li fiutano subito: l'allarme parte da un figlio allarmato e da una badante con l'istinto felino, che capiscono il raggiro a caldo e digitano il 113.
"Stanno scappando con l'oro delle nonne!", il grido che rimbalza alla centrale operativa. Ne nasce una caccia forsennata sulla Statale 99, direzione Altamura: sirene ululanti, gomme che stridono sull'asfalto lucido di pioggia autunnale, un'auto civetta che li inchioda a km zero.
Bloccati, ammanettati, e frugati: recuperati tutti i gioielli – inclusa quella fede che brilla come un rimprovero – e i 1.600 euro in contanti, risparmi di una vita racimolati con pensioni da fame. Bonus dell'orrore: nella stessa mattinata, un terzo tentativo su un'altra vecchietta, sventato per un pelo.
I due finiscono dritti in carcere su disposizione del gip – truffa aggravata e continuata in concorso, un'accusa che sa di galera lunga. Non è un caso isolato: nel 2025, le truffe agli over-65 sono esplose, con la fascia 65-70 come bersaglio prediletto per frodi da "false finanziarie" o emergenze finte, un fenomeno in crescita del 15% rispetto al 2024, secondo i rapporti Eurispes.
E i numeri urlano vendetta: da inizio anno, circa 200 arresti e 3.000 denunce per questo stillicidio, ma il sommerso è un abisso, con danni psicologici che spingono gli anziani all'isolamento, alla depressione, a un velo di paranoia su ogni squillo.
I due arrestati, con quel divario d'età che sa di apprendista e maestro del male, forse parte di una cellula più ampia: le indagini della Procura ora scaveranno in tabulati telefonici e complici dormienti.