Angelo Vassallo
A quindici anni dall’omicidio di Angelo Vassallo, il Sindaco di Pollica freddato il 5 settembre 2010, il Governoitaliano compie un passo decisivo: si costituirà parte civile nel processo per l’assassinio del “Sindaco Pescatore”.
La notizia, annunciata ieri dalla Presidenza del Consiglio tramite la Dott.ssa Arianna Meloni, è stata accolta con emozione dalla Fondazione Angelo Vassallo, che da anni si batte per ottenere verità e giustizia.Durante una telefonata con Massimo Vassallo, Vicepresidente della Fondazione, Meloni ha dichiarato: “È un dovere morale costituirsi parte civile nel processo per l’uccisione di Angelo.
Lo dobbiamo a lui, alla sua famiglia e alla Fondazione che porta avanti il suo legado”. Un gesto, quello del Governo, che Massimo Vassallo ha definito “cordiale e significativo”, sottolineando come “le istituzioni abbiano dimostrato ancora una volta di essere al nostro fianco in questa lunga battaglia”.
Dario Vassallo, fratello di Angelo e Presidente della Fondazione, ha commentato: “Questo non è solo un atto formale, ma un segnale forte: lo Stato non dimentica. La costituzione di parte civile rompe il muro di silenzio che per troppo tempo ha avvolto questa vicenda e rafforza la nostra richiesta di verità. L’Italia intera ha il diritto di sapere chi ha ucciso Angelo e perché”.
Angelo Vassallo, noto per il suo impegno nella tutela ambientale e per la lotta alla criminalità organizzata nel Cilento, fu assassinato in un agguato la sera del 5 settembre 2010, mentre rientrava a casa. Nove colpi di pistola posero fine alla vita di un amministratore che aveva fatto della legalità e della sostenibilità il suo credo.
A quindici anni di distanza, il caso resta senza colpevoli, con indagini che hanno seguito piste legate alla criminalità organizzata e a interessi speculativi, senza però giungere a una svolta definitiva.La decisione del Governo rappresenta un punto di svolta, non solo per la famiglia Vassallo, ma per l’intero Paese, che vede in questa vicenda un simbolo della lotta contro l’illegalità.
“Non ci fermeremo finché non avremo risposte”, ha aggiunto Dario Vassallo, che attraverso la Fondazione continua a promuovere i valori di Angelo, dalla tutela del territorio alla difesa della legalità.
La costituzione di parte civile da parte del Governo non è solo un atto giuridico, ma un messaggio politico e morale: lo Stato intende sostenere attivamente la ricerca della verità in uno dei casi più emblematici della recente storia italiana.
La Fondazione Angelo Vassallo, che negli ultimi anni ha organizzato eventi, pubblicazioni e iniziative per mantenere viva la memoria del Sindaco Pescatore, guarda ora con rinnovata fiducia al percorso giudiziario.Resta da vedere come questa decisione influenzerà il processo, ma per ora, a Pollica e non solo, si respira un’aria di speranza: la verità su Angelo Vassallo potrebbe essere più vicina.
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è una cosa importante che il governo si costituirà parte civile nel processo per l'omicidio di Angelo Vassallo. Questo potrebbe portare a una maggiore attenzione sul caso e forse dare giustizia alla sua famiglia e ai suoi sostenitori. Speriamo che ci siano sviluppi positivi.