
Napoli – La Guardia di Finanza di Napoli ha trasformato la notte delle streghe in un'operazione anti-truffa: oltre 100mila articoli contraffatti o privi di certificazioni di sicurezza, pronti a invadere le strade della Campania per Halloween, sono finiti sotto sequestro.
Quarantacinque commercianti sanzionati, con denunce per frode e ricettazione, in un blitz che ha colpito il cuore del mercato nero natalizio anticipato.In un clima di zucche illuminate e costumi infernali, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Napoli ha sferrato un colpo preventivo contro il commercio illegale di gadget festivi.
Tra il capoluogo e l'hinterland metropolitano, gli "Baschi Verdi" hanno setacciato bancarelle, negozi e depositi abusivi, scoprendo un numero impressionante di prodotti "fantasma": maschere tossiche, vestiti infiammabili, giocattoli non certificati e decorazioni potenzialmente letali, soprattutto per i più piccoli.
Il bottino? Oltre 100mila pezzi, tutti privi delle indicazioni minime per i consumatori e delle garanzie di sicurezza previste dalla normativa europea.L'operazione, coordinata in vista della notte di Halloween, ha portato a 45 sanzioni complessive.
Di questi, 30 imprenditori sono stati segnalati alla Camera di Commercio per violazioni amministrative – come la vendita di merci non conformi – mentre 15 sono finiti sotto inchiesta penale per frode in commercio, apposizione di segni mendaci e persino ricettazione.
"Non si tratta solo di contraffazione – spiega un alto ufficiale della GdF – ma di un rischio concreto per la salute pubblica. Un costume infiammabile o una maschera con vernici cancerogene possono trasformare una festa in tragedia".
Il fronte più caldo si è acceso nei quartieri popolari del centro storico.Potrebbe interessarti
Somma Vesuviana, chiude la portiera dell'auto all'arrivo dell'ex: aveva un coltello. Arrestato
Napoli, parcheggiatore abusivo minaccia anziani: "10 euro o vi brucio l'auto". Arrestato
Choc all'asilo di Pianura: bimba di 4 anni legata alla sedia con una sciarpa
Camorra, il pentito Salvatore Roselli racconta la strategia della "riservatezza" del clan Amato Pagano
Non solo centro: l'offensiva si è estesa come una ragnatela su tutta la provincia. Il I Gruppo Napoli ha colpito duro nei quartieri ad alta densità commerciale – Secondigliano, Poggioreale, San Carlo all'Arena, Pendino – e persino sulle isole del Golfo, da Capri a Ischia, dove il turismo festivo amplifica i rischi.
Qui, oltre 15mila pezzi tra cerchietti luminescenti, tatuaggi temporanei tossici e giocattoli "posseduti" da difetti di fabbricazione sono stati confiscati. Un solo denunciato, ma nove segnalazioni amministrative che peseranno sui bilanci di chi ha scelto la scorciatoia illegale.
A nord, tra Frattamaggiore e Grumo Nevano, il Gruppo Frattamaggiore ha smantellato un vero e proprio "laboratorio del terrore": 25mila gadget, da ragni finti urticanti a trucchi ipoallergenici solo sulla carta. Cinque i sanzionati, di cui tre con le manette metaforiche per ricettazione.
Più a sud, nell'area oplontina – tra Castellammare di Stabia, Sorrento, Pompei e Poggiomarino – il Gruppo Torre Annunziata ha liberato il mercato da 15mila articoli: lanterne instabili, spille arrugginite e accessori per il trucco che potevano provocare irritazioni cutanee gravi. Otto le violazioni amministrative contestate.
L'onda d'urto non si è fermata: ulteriori 10mila sequestri hanno interessato l'area nolana (Marigliano, San Vitaliano, Comiziano) e quella flegrea (Giugliano, Pozzuoli, Melito, Quarto), con undici segnalazioni che chiudono il cerchio. In totale, un'operazione che ha evitato non solo multe salate ai consumatori ignari, ma potenziali incidenti domestici o avvelenamenti da contatto.
Oltre al mero conteggio, l'intervento della Finanza va letto come un monito al sistema economico campano.




 
     



Lascia un commento