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Dopo 47 anni torna a casa la Madonna del Rosario: i Carabinieri restituiscono a Rende capolavoro di De Mura

L’opera, trafugata nel 1978, è stata ritrovata a Napoli grazie alla Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti.
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Rende – Dopo quasi mezzo secolo di oblio, un capolavoro del Settecento napoletano torna finalmente nella sua sede originaria.

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Napoli, su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli, hanno restituito alla Chiesa Maria SS. del Rosario di Rende (CS) un dipinto attribuito al maestro Francesco De Mura (Napoli, 1696 – 1782), tra i più raffinati esponenti della scuola pittorica partenopea del XVIII secolo.

Si tratta di un olio su tela di circa 115x150 centimetri, raffigurante la “Madonna del Rosario con Gesù Bambino e Santi”, sottratto da ignoti il 4 gennaio 1978 e mai più ritrovato – fino a oggi.

Un ritrovamento frutto di indagini pazienti

Il recupero è stato possibile grazie a una complessa attività investigativa condotta dai militari del Reparto Speciale dell’Arma, che hanno incrociato dati e segnalazioni provenienti da beni d’arte pignorati a Napoli nell’ambito di una procedura civile.

Durante i controlli, gli esperti del TPC hanno rilevato incongruenze sulla provenienza di alcuni dipinti appartenenti a collezioni private. La successiva analisi dei registri e delle Banche Dati di settore ha permesso di risalire alla vera identità del quadro: era proprio la Madonna del Rosario trafugata a Rende nel 1978.

Determinante, come spesso accade in questi casi, è stata la consultazione della “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, gestita dal Comando Carabinieri TPC, che raccoglie oltre 1,3 milioni di schede e immagini di opere d’arte rubate in Italia e nel mondo.

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È grazie a questo archivio digitale, unico per ampiezza e affidabilità, che gli investigatori sono riusciti a identificare con certezza il dipinto e a ricostruirne la storia.

La cerimonia di restituzione

La cerimonia ufficiale si è tenuta nel pomeriggio del 9 ottobre, alla presenza dell’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, delle autorità locali e dei militari del Nucleo TPC di Napoli.

L’opera sarà nuovamente collocata sull’altare della Chiesa Maria SS. del Rosario di Rende, dove per decenni è stata venerata dai fedeli e considerata parte integrante dell’identità religiosa e artistica della comunità.

“La restituzione di quest’opera non rappresenta solo un successo investigativo – hanno sottolineato i Carabinieri del TPC – ma un atto di giustizia culturale che riporta alla collettività un frammento della propria memoria artistica”.

De Mura, l’erede del barocco napoletano

Francesco De Mura, allievo di Francesco Solimena, fu uno dei protagonisti della pittura napoletana del Settecento. Le sue opere, caratterizzate da una luce morbida e da un’eleganza classica, segnano il passaggio dal barocco alla sensibilità neoclassica.
La “Madonna del Rosario” di Rende, con la sua composizione equilibrata e i toni caldi, è un esempio emblematico della sua maturità artistica.

Un patrimonio da proteggere

Il caso di Rende è solo l’ultimo di una lunga serie di restituzioni che i Carabinieri del TPC hanno portato a termine negli ultimi anni.
Solo nel 2024, il Comando ha recuperato oltre 3.000 beni culturali tra dipinti, sculture, reperti archeologici e oggetti liturgici, spesso trafugati decenni fa e riemersi nel mercato antiquario o in collezioni private.

Il ritorno della Madonna del Rosario rappresenta dunque una vittoria della memoria collettiva, ma anche un monito: la tutela del patrimonio culturale resta un fronte delicato, dove la vigilanza e la tecnologia camminano insieme alla fede e all’identità dei luoghi.

Articolo pubblicato il 9 Ottobre 2025 - 14:29 - A. Carlino

Commenti (1)

L’articolo parla di un recupero di un dipinto che era scomparso da molti anni. È interessante vedere come le autorità stanno lavorando per ritrovare queste opere d’arte. Speriamo che altri dipinti possano tornare a casa.

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