Caserta – Dopo quattro mesi di lavori, il lago delle Ninfee del Giardino Inglese della Reggia di Caserta è tornato a mostrarsi in tutto il suo fascino. Sono terminati i restauri del Tempio Diruto e del ricovero dei cigni, due piccole architetture che impreziosiscono uno degli angoli più poetici del parco voluto da Maria Carolina d’Asburgo e progettato da Carlo Vanvitelli sul finire del Settecento.
Il Tempio Diruto, costruito tra il 1793 e il 1798, è una “finta rovina” ideata secondo il gusto borbonico di evocare l’antichità classica attraverso scorci e suggestioni. Nel corso del Novecento la struttura ha subito diversi interventi di ricostruzione e tinteggiatura, ma il recente restauro – finanziato con fondi ordinari del Museo e affidato alla ditta Fratelli Navarra srl – ha seguito un approccio strettamente conservativo, volto a salvaguardare l’autenticità e la materia originaria.
Gli interventi hanno previsto la disinfezione e disinfestazione dei paramenti murari, la pulitura meccanica, il consolidamento e la protezione degli intonaci con lacertini.Potrebbe interessarti
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Anche le due statue in stucco che ornano le nicchie del prospetto principale, opere settecentesche di gusto neoclassico, sono state restaurate: erano lesionate e a rischio di caduta, e sono state messe in sicurezza con barre in acciaio inox e ritoccate con acquerello nei punti in cui la pellicola pittorica era abrasa.
Durante il restauro, la Reggia ha trasformato il cantiere in un’occasione di conoscenza e partecipazione. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, una piattaforma galleggiante installata sul lago ha permesso ai visitatori di osservare da vicino il lavoro dei restauratori, trasformando l’intervento in una lezione di storia e di tecnica sul campo.
Con il completamento dei lavori, il Giardino Inglese della Reggia di Caserta riconquista uno dei suoi scorci più evocativi: il lago delle Ninfee, con il Tempio Diruto e i suoi cigni, torna a incantare i visitatori, specchiando nel silenzio delle acque la grandezza e la delicatezza dell’arte borbonica.





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