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Caserta, aggressione alla Reggia: Daspo urbano per tre minori egiziani

Misura preventiva del Questore dopo l’attacco con coltello a un coetaneo. Colpiti dal provvedimento ragazzi di 15 e 16 anni
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Caserta– Tre provvedimenti di Daspo urbano sono stati emessi dal Questore di Caserta, Andrea Grassi, nei confronti di altrettanti minorenni di origine egiziana, coinvolti nell’aggressione con arma da taglio avvenuta lo scorso agosto nei pressi dei giardini di Piazza Carlo III, davanti alla Reggia di Caserta.

Vittima dell’attacco, un connazionale, anche lui giovanissimo, raggiunto da fendenti e rimasto ferito in circostanze che destarono immediata allarme sociale.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i tre minori – già arrestati nell’immediatezza dei fatti – sono accusati di lesioni aggravate e di aver fornito false generalità agli agenti della Polizia di Stato. Un comportamento che, secondo la Questura, denota un livello di pericolosità incompatibile con la vita pubblica cittadina, soprattutto in un’area ad alta affluenza turistica.

Le misure preventive: uno stop di 2 anni

La Divisione Anticrimine della Questura di Caserta ha avviato l’istruttoria subito dopo l’episodio, ritenendo necessario un intervento che non fosse solo repressivo ma anche preventivo.

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Da qui la decisione del QuestoreGrassi di applicare il Daspo urbano, strumento introdotto negli ultimi anni per contrastare episodi di violenza e degrado in contesti sensibili:

2 anni di divieto per il minore già noto alle forze dell’ordine, con precedenti di polizia;
1 anno per gli altri due ragazzi coinvolti.
Il provvedimento vieta l’accesso a bar, locali pubblici e luoghi di aggregazione, nel tentativo di sottrarre i giovanissimi a contesti di rischio e al contempo tutelare la sicurezza di cittadini e turisti.

Piazza Carlo III sotto i riflettori

L’aggressione avvenne in una zona strategica e delicata: i giardini prospicienti la Reggia di Caserta, patrimonio UNESCO e cuore pulsante dell’attrazione turistica cittadina. Un luogo di incontro per giovani, ma anche area attraversata quotidianamente da famiglie e visitatori. È proprio la cornice del reato – un centro urbano simbolico e ad altissima visibilità – ad aver spinto le autorità a un intervento deciso.

Il nodo della devianza giovanile

Il caso riaccende il dibattito sul fenomeno delle baby gang e della devianza minorile in Campania, un tema che negli ultimi anni ha conosciuto un incremento di episodi violenti tra adolescenti, spesso legati a dinamiche di gruppo e rivalità interne alle comunità straniere. Le istituzioni, attraverso strumenti come il Daspo urbano, cercano di spezzare la catena di recidiva e di lanciare un segnale educativo, oltre che repressivo.

Articolo pubblicato il 3 Ottobre 2025 - 15:30 - A. Carlino

Commenti (1)

E un po’ preoccupante che i giovanni siano coinvolti in atti di violenza cosi gravi, spero che le misure prese possano aiutare a prevenire futuri incidenti. La devianza giovanile e un tema complesso e delicato.

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