Camposano – Non si ferma l'impegno dei Carabinieri Forestali contro il bracconaggio che minaccia la fauna selvatica in Campania. Ieri, in un fondo incolto nel Comune di Camposano, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Roccarinola hanno sorpreso tre uomini intenti a una battuta di caccia del tutto abusiva, all'interno di un capanno improvvisato.
L'operazione, parte di un più ampio giro di controlli sull'applicazione della legge sulla caccia, ha portato a sequestri significativi e a denunce penali, a testimonianza di quanto il fenomeno resti radicato nonostante i divieti.
I fatti sono emersi durante un'ispezione di routine nell'agro napoletano, un'area spesso teatro di pratiche venatorie irregolari a causa della vicinanza alle zone protette del Partenio e del massiccio dei Picentini.
I tre cacciatori, colti in flagranza, erano armati e utilizzavano metodi proibiti dalla Legge 157/1992 – il pilastro normativo italiano sulla protezione della fauna selvatica, modificata nel tempo per inasprire le pene contro le distorsioni della caccia tradizionale.
In particolare, gli illeciti riscontrati riguardavano l'impiego di attrezzature elettroacustiche: un altoparlante con telecomando e un richiamo elettronico capaci di riprodurre artificialmente il canto di volatili, una tecnica sleale che inganna gli uccelli migratori e altera l'equilibrio naturale della specie.
Ma non è tutto: i militari hanno scoperto anche quattro esemplari vivi di Turdus philomelos (il tordo bottaccio, un passeriforme protetto durante la stagione riproduttiva), impiegati come "richiami vivi" per attirare prede.Potrebbe interessarti
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Secondo dati del Corpo Forestale, questi metodi contribuiscono al declino di popolazioni già fragili: in Campania, le denunce per bracconaggio sono aumentate del 15% negli ultimi due anni, con un impatto diretto su ecosistemi che dipendono dalla migrazione stagionale degli uccelli.Alla luce delle evidenze, i tre soggetti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Nola per violazioni alla normativa venatoria.
Contestualmente, è scattato il sequestro preventivo di tre fucili da caccia, l'altoparlante con telecomando, il richiamo acustico elettronico e un esemplare di tordo bottaccio detenuto illegalmente (gli altri tre richiami sono stati liberati sul posto dopo controlli veterinari). Non sono mancate le sanzioni amministrative: oltre 450 euro a testa, a cui potrebbero aggiungersi pene detentive fino a due anni per i reati più gravi
.Questo intervento non è isolato. Il Gruppo Carabinieri Forestale di Napoli, con le sue articolazioni territoriali, conduce decine di operazioni analoghe ogni mese, dalla Piana del Sele ai boschi vesuviani, per contrastare un sommerso che genera un giro d'affari illecito stimato in centinaia di migliaia di euro annui.
(h3)I sequestri effettuati:
3 fucili da caccia;
1 altoparlante con telecomando;
1 richiamo elettroacustico;
1 esemplare vivo di tordo bottaccio (detenuto illegalmente).
L'episodio di Camposano è un monito: in un territorio ricco di storia e natura come la Campania, la vigilanza non tollera scorciatoie. Le indagini proseguono per verificare eventuali complicità, mentre gli ambientalisti locali plaudono all'operazione, auspicando controlli ancora più serrati in vista della stagione migratoria.
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