Cronaca Napoli

Risse, incidenti e paura davanti al Maradona: esplode la rabbia dei residenti del rione Miraglia

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Napoli - Notte di violenza e paura davanti allo stadio Diego Armando Maradona. Erano circa le 3 quando un incidente tra due scooter, durante una delle solite impennate nel piazzale, si è trasformato in una rissa tra due gruppi di ragazzi.

Uno dei giovani è rimasto a terra ferito, soccorso con ritardo: l’ambulanza è arrivata dopo circa mezz’ora dalla chiamata. Nel frattempo, la situazione è degenerata. Schiaffi, calci e pugni, le ragazze che piangevano terrorizzate e urlavano, mentre un gruppo di almeno cinquanta persone si accalcava sul posto.

Eppure, nonostante il ferito a terra e il caos, le corse in scooter e le impennate non si sono fermate. Altri ragazzi hanno continuato a sgommare e a sfrecciare nel piazzale come se nulla fosse. Il giovane ferito è stato poi trasportato d’urgenza in ospedale per le cure del caso.

Non si tratta di un episodio isolato. Solo lo scorso agosto, sempre davanti al Maradona, un violento scontro tra due auto terminò con cinque feriti. Pochi giorni dopo, il fratello del consigliere municipale Sergio Lo Masto fu aggredito e picchiato da un b in scooter: aveva avuto solo la colpa di preoccuparsi di loro dopo una caduta.

La rabbia dei residenti del rione Miraglia, che si affaccia proprio sul lato Distinti dello stadio, è ormai esplosa. Da settimane denunciano scorribande notturne, lavori a sorpresa e la sensazione di vivere “prigionieri” in casa propria. Un enorme striscione campeggia sulla facciata del rione: «Scorribande, lavori notturni e chiusi dentro… dove il Napoli vince, lo Stato perde».

I comitati cittadini chiedono a gran voce interventi immediati. L’assessore alla Protezione civile Edoardo Cosenza ha avanzato alcune proposte per ridurre i pericoli: installare barriere, cordoli e dossi per limitare le scorribande in scooter. Ma i residenti chiedono di più: «Servono interventi concreti e una strategia condivisa tra Comune, forze dell’ordine e società sportiva. Non possiamo più vivere con la paura che ogni sera si trasformi in una notte di violenza».

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 15 Settembre 2025 - 06:38 - Rosaria Federico
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Rosaria Federico