La cartolina più suggestiva del litorale napoletano deve fare i conti con l’inquinamento. Dopo gli ultimi controlli effettuati dall’Arpac, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, è stata sconsigliata la balneazione nel tratto di mare compreso tra Nisida e la Gaiola.
L’allarme è scattato a seguito dei campionamenti eseguiti lo scorso 3 settembre, che hanno evidenziato valori microbiologici non conformi ai limiti fissati dalla normativa vigente. Di conseguenza, il Comune e l’Arpac hanno invitato cittadini e bagnanti a evitare la zona “in via precauzionale”, in attesa di ulteriori accertamenti.
Un avviso per la salute pubblica
Il divieto temporaneo ha un carattere prudenziale, spiegano dall’Arpac, ed è stato adottato per tutelare la salute dei cittadini, in particolare nel weekend quando le spiagge e le scogliere dell’area diventano meta privilegiata di centinaia di persone.Potrebbe interessarti
Il tratto interessato, che abbraccia due aree di pregio come il Parco Sommerso della Gaiola e l’isolotto di Nisida, è tra i più amati da turisti e napoletani, non solo per i tuffi ma anche per snorkeling e immersioni. Proprio per la sua rilevanza ambientale e paesaggistica, l’inquinamento delle acque ha suscitato forte preoccupazione.
Negli ultimi anni la zona era stata più volte al centro di segnalazioni e monitoraggi, alternando periodi di balneabilità eccellente ad altri di stop precauzionali. Le associazioni ambientaliste sottolineano la necessità di interventi strutturali contro scarichi abusivi e criticità della rete fognaria, problemi storici che continuano a minacciare la qualità del mare napoletano.
Le raccomandazioni
Fino a nuove comunicazioni ufficiali, le autorità raccomandano ai cittadini di attenersi scrupolosamente al divieto ed evitare bagni e attività in mare nel tratto Nisida-Gaiola. Una precauzione che, spiegano gli esperti, potrebbe evitare rischi per la salute legati alla presenza di agenti inquinanti nelle acque.






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