Nella foto la villa comunale di Manduria dove è avvenuta l'aggressione
E' giallo sulla morte di un clochard 62enne, originario di Napoli, deceduto all’ospedale di Manduria in circostanze che hanno sollevato più di un interrogativo.
L’uomo, senza fissa dimora e con una lunga storia di alcolismo, era stato aggredito sabato scorso dopo essere stato accusato di aver molestato un gruppo di ragazzine nei giardini pubblici della cittadina tarantina.
Secondo una prima ricostruzione, una delle giovani avrebbe allertato il fidanzato, poco più che adolescente, che si sarebbe precipitato sul posto colpendo il 62enne con calci e pugni. L’uomo aveva riportato lividi al volto, in particolare al naso e a un occhio, ma nessuna frattura né lesione interna. Ventiquattr’ore più tardi, però, era stato ritrovato privo di forze su una panchina e soccorso dai passanti.
Trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Manduria, era stato sottoposto a una serie di accertamenti radiologici che avevano confermato l’assenza di traumi gravi. Nelle ore successive, però, il quadro clinico si è aggravato rapidamente: l’uomo è stato trasferito in terapia intensiva e poco dopo è deceduto.
I referti medici, visionati dagli inquirenti, sembrano però allontanare l’ipotesi che la morte sia stata conseguenza diretta dell’aggressione. Secondo i sanitari, il decesso sarebbe riconducibile a uno choc settico provocato da una polmonite non curata, una condizione che avrebbe compromesso irrimediabilmente le sue difese immunitarie.
Sul caso indagano i carabinieri di Manduria. La Procura di Taranto, per fugare ogni dubbio, ha disposto l’autopsia sul corpo del 62enne: l’esame sarà eseguito nel pomeriggio di mercoledì 17 settembre al Policlinico di Bari.
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E' tristo che una persona come lui finito in una situazione cosi brutta, magari non ha avuto aiuto da nessuno e questo fa pensare. La violenza non deve mai essere la risposta, ma le cause vanno indagate bene.