A Napoli cresce la protesta contro la chiusura continuativa di piazza Plebiscito per gli eventi musicali a pagamento. In appena sette giorni i comitati civici hanno raccolto mille firme per dire no a quello che definiscono un “palco perenne” nel cuore della città. Domani la petizione sarà presentata ufficialmente in un bar della stessa piazza, con l’appello diretto al sindaco Gaetano Manfredi e alle istituzioni competenti.
I promotori – tra cui i comitati Felix, Plebiscito e dintorni, il comitato per la salvaguardia e la vivibilità di Monte Echia e la Consulta delle Associazioni della Prima Municipalità – denunciano conseguenze pesanti per la vita dei residenti e per l’economia locale.Potrebbe interessarti
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La petizione chiede che piazza Plebiscito non sia più interdetta per eventi a pagamento, sottolineando come la gestione degli ingressi con biglietti imponga estensioni dei divieti di circolazione “assolutamente inaccettabili”. Le associazioni si rivolgono inoltre alla Soprintendenza ai Beni culturali e all’Asl Napoli 1 per verificare la compatibilità delle iniziative con le norme in materia di tutela dei siti storici e di inquinamento acustico.







Commenti (2)
Io sono d’accordo per questi eventi a piazza plebiscito perché portano turisti anche per comprare nei negozi l unica pecca sono le macchine che anziché passare per monte di dio e scendere per via chiaia dovrebbero farle scendere lateralmente alla chiesa e scendere per bia Cesario Console via acton poi o per via marina o per sotto la grotta Vittoria ma certo non possono impedire di fare questi eventi che portano soldi assolutamente
E’ importante che la gente di Napoli si fa sentire, ma non so se chiudere piazza Plebiscito è la soluzion giusta. I concerti portano anche turisti e quindi un po’ di economia. Ma a volte è difficile passare.