Giuseppe Guida, sindaco di Arienzo e coordinatore provinciale di Forza Italia a Caserta, torna in libertà. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Napoli, che ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip nell’ambito dell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia sul cosiddetto “sistema Ferraro”, un presunto giro di appalti truccati in cambio di voti e tangenti.
Secondo l’accusa, Guida avrebbe ricevuto il sostegno elettorale dell’imprenditore dei rifiuti Nicola Ferraro, già condannato per concorso esterno in camorra e oggi detenuto, in cambio dell’aggiudicazione dell’appalto per la raccolta rifiuti ad Arienzo.Potrebbe interessarti
Inchiesta “Dolce Vita”, il Gup rinvia a giudizio 26 indagati: il Comune di Avellino sarà parte civile
Napoli, il gip dispone la custodia cautelare in Ipm per il baby killer di Marco Pio Salomone
Napoli, “Testimoni ‘vomitati’: bufera sul giudice del maxiprocesso al clan Moccia
Niko Pandetta nel mirino: chiuse le indagini sul giro di droga e cellulari al Pagliarelli
Nella stessa udienza il Riesame ha rivisto la posizione di un altro indagato, l’imprenditore Giuseppe Rea, per il quale è stata disposta la misura dei domiciliari al posto del carcere in relazione a una gara dell’Asl di Caserta. Restano coinvolti nel procedimento altri nomi eccellenti, tra cui l’ex manager sanitario Amedeo Blasotti.












































































Commenti (1)
La decisione del tribunale sembra giusta ma non so se sia tutto chiarro. Ci sono tante domande che rimangono senza risposta. La questione degli appalti truccati è complessa e merita di essere approfondita per capire meglio cosa succede.