Il cardinale Domenico Battaglia
La festa di San Gennaro, a Napoli, si è trasformata in un momento di forte riflessione sulle tragedie che insanguinano il mondo. Nel corso dell’omelia, il cardinale Domenico Battaglia ha pronunciato parole che hanno scosso la cattedrale gremita di fedeli, collegando il miracolo del santo patrono al dramma delle guerre contemporanee.
“Oggi la parola sangue ci brucia addosso – ha detto l’arcivescovo – perché è un linguaggio che tutti comprendiamo e che chiama ciascuno alle proprie responsabilità. Il sangue di Gennaro si mescola idealmente a quello versato in Palestina, in Ucraina e in ogni terra ferita dalla violenza che si illude di essere onnipotente”.
Il porporato ha poi aggiunto un passaggio destinato a restare inciso nella memoria dei presenti: “Se potessi, raccoglierei in un’ampolla il sangue di ogni vittima innocente, di bambini, donne e uomini, per esporlo accanto a quello del santo, perché nessun rito ci assolva dalla responsabilità e la preghiera porti sulle spalle il peso di ogni ferita”.
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L'omelia del cardinale Battaglia è stata molto impattante e ha fatto riflettere su situazioni gravi nel mondo, ma mi chiedo se le parole possono davvero cambiare le cose. E' importante parlarne, ma serve anche azione.