Girona – La sua latitanza è finita tra i boschi e le colline di Sant Julià de Ramis, minuscolo comune della Catalogna a due passi da Girona e a poco più di cento chilometri da Barcellona.
Un rifugio apparentemente perfetto, un paesino di appena duemila anime, circondato dal verde e lambito da un’autostrada che lo collega rapidamente con la costa e con la grande metropoli catalana.
Ma quel buen retiro si è trasformato nella trappola in cui è caduto Vittorio Raiola, 34 anni, di Marano di Napoli, ritenuto vicino al clan Orlando–Polverino–Nuvoletta. Su di lui pendeva un’accusa pesantissima: capo di un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, già coinvolto nell’inchiesta che nell’agosto dello scorso anno aveva portato a una misura cautelare nei confronti di 32 indagati. Da allora, Raiola era sparito nel nulla.
La caccia in Europa
I Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, non hanno mai smesso di cercarlo.Potrebbe interessarti
Determinante è stato il coordinamento investigativo internazionale: la collaborazione con la Polizia Nazionale spagnola, il supporto della rete @ON, finanziata dalla Commissione Europea e guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia italiana, nonché il ruolo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. Una sinergia che ha permesso di localizzare il latitante proprio a Sant Julià de Ramis.
La cattura
Quando gli agenti iberici, indirizzati dai Carabinieri italiani, sono entrati in azione, Raiola era appena uscito da un bed and breakfast in compagnia di una donna e di un cittadino spagnolo. Si era registrato sotto falso nome, nella speranza di continuare a confondersi tra i turisti e i residenti. Ma per lui la fuga è finita lì: bloccato e ammanettato, senza possibilità di reazione.
Ora in carcere in Catalogna
Il 34enne è attualmente ristretto in un carcere catalano, in attesa dell’estradizione in Italia. Per la DDA di Napoli, la sua cattura rappresenta un passo fondamentale nel contrasto alle organizzazioni criminali che ancora oggi intrecciano i propri interessi tra droga, affari e latitanza dorata oltre confine.






Commenti (1)
La storia di Vittorio Raiola è davvero incredibile, ma non so se sia giusto che sia stato catturato in Spagna. La collaborazione tra le forze dell’ordine sembra essere stata molto efficace, ma rimane da capire come si possa prevenire la latitanza in futuro.