Cronaca Avellino

Avellino, sequestrata una tonnellata di dolci scaduti

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Avellino – Una tonnellata di dolci scaduti pronta per la distribuzione è stata sequestrata dai carabinieri del Nucleo Forestale di Avellino nel corso di un controllo all’interno di un’azienda dolciaria della zona.

I militari hanno scoperto che numerosi prodotti di pasticceria erano già oltre la data di scadenza e quindi non più idonei né alla commercializzazione né al consumo.

L’ispezione ha inoltre messo in luce gravi carenze igienico-sanitarie: i locali adibiti alla lavorazione si presentavano in condizioni precarie, con banchi di lavoro e attrezzature non conformi agli standard richiesti. Per questo motivo i carabinieri hanno imposto prescrizioni urgenti di sanificazione e il ripristino immediato delle condizioni minime di sicurezza alimentare.

Al titolare dell’azienda è stata inflitta una sanzione amministrativa da 3.300 euro, mentre la merce è stata sottoposta a sequestro in attesa delle successive disposizioni dell’autorità competente.

Il rischio per i consumatori

Secondo quanto riferiscono gli investigatori, la vendita di prodotti scaduti non rappresenta solo una violazione amministrativa, ma costituisce un concreto pericolo per la salute pubblica. Nel caso specifico, i dolci avrebbero potuto finire sul mercato locale, con conseguenze potenzialmente gravi soprattutto per i consumatori più vulnerabili come bambini e anziani.

Il contesto dei controlli

L’operazione rientra nella serie di verifiche avviate nelle ultime settimane dal Comando carabinieri forestali per contrastare le irregolarità nella filiera alimentare. Particolare attenzione viene riservata alle aziende dolciarie e di trasformazione alimentare dell’Irpinia, territorio noto per le sue produzioni artigianali, ma non immune da fenomeni di cattiva gestione o di frode commerciale.

Un sequestro che solleva inevitabilmente interrogativi sulla tracciabilità dei prodotti e sulla necessità di intensificare i controlli, a tutela sia dei consumatori che delle imprese corrette, costrette a subire la concorrenza sleale di chi tenta di immettere sul mercato alimenti non sicuri.

Articolo pubblicato il 9 Settembre 2025 - 15:00 - A. Carlino
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A. Carlino