Sanzione di 1 milione di euro a SHEIN per inganni verdi
Roma – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inflitto una sanzione da 1 milione di euro alla società Infinite Styles Services Co. Ltd, che gestisce in Europa le attività online del colosso cinese della moda SHEIN, per aver diffuso informazioni ambientali fuorvianti e omissive nella promozione dei propri capi di abbigliamento.
Al centro del provvedimento dell’Antitrust ci sono una serie di “green claim” – ossia dichiarazioni a sfondo ambientale – veicolati attraverso il sito it.shein.com e altre pagine web informative o promozionali.
Secondo l’AGCM, tali messaggi sarebbero stati vaghi, generici o eccessivamente enfatizzati in alcuni casi, ingannevoli o parziali in altri.
Le sezioni nel mirino: #SheinTheKnow, evoluShein e Responsabilità Sociale
In particolare, i riflettori dell’Autorità si sono concentrati sulle sezioni #SheinTheKnow, “evoluShein by Design” e “Responsabilità sociale”, in cui l’azienda dichiarava di adottare pratiche sostenibili e utilizzare materiali riciclabili.
Le asserzioni relative alla “progettazione di un sistema circolare” o alla riciclabilità dei prodotti sono state giudicate false o comunque confusionarie, in grado di fuorviare i consumatori sull’impatto ambientale reale dell’azienda e dei suoi articoli.
La linea “evoluShein by Design”, ad esempio, è stata presentata come sostenibile grazie all’impiego di fibre “green”, senza però specificare in maniera chiara quali benefici concreti apporti all’ambiente, né indicare che tale collezione rappresenta una porzione marginale rispetto alla produzione totale di SHEIN.
Secondo l’Autorità, i messaggi diffusi sono tali da indurre i consumatori a credere erroneamente che i capi evoluShein siano interamente riciclabili e realizzati esclusivamente con materiali ecosostenibili, affermazione che non trova riscontro nei fatti, vista la composizione mista delle fibre utilizzate e l’attuale inefficienza dei sistemi di riciclo.
Anche gli annunci relativi agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra sono stati bollati come poco credibili e privi di concretezza. SHEIN aveva dichiarato l’intenzione di ridurre del 25% le proprie emissioni entro il 2030 e di azzerarle entro il 2050. Tuttavia, i dati effettivi – sottolinea l’AGCM – mostrano un incremento delle emissioni nel biennio 2023-2024, smentendo di fatto le promesse fatte alla clientela.
Nel motivare la sanzione, l’Antitrust ha evidenziato il particolare dovere di diligenza che grava su SHEIN, in quanto operatore leader nel settore del “fast fashion”, un comparto caratterizzato da pratiche produttive ad altissimo impatto ambientale e consumi “usa e getta”.
Il rischio, secondo l’AGCM, è che le campagne di comunicazione ambientale di SHEIN alimentino un fenomeno di greenwashing, mascherando con retorica sostenibile una realtà produttiva inquinante e insostenibile.
Il provvedimento conferma la linea dura dell’Autorità verso le pratiche scorrette nel marketing ambientale, in un periodo in cui la sensibilità ecologica dei consumatori è in crescita e rappresenta un potente motore di scelta d’acquisto.
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