Aggressione brutale a un ragazzo in bicicletta
Poggiomarino -.Un ragazzino di 14 anni è finito in ospedale, vittima di un’aggressione brutale da parte di un branco di coetanei. La sua unica colpa: essere caduto dalla bicicletta.
L’episodio, avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato a Largo Fiera, è stato l’ennesima dimostrazione di una escalation di violenza che, secondo le denunce di politici e cittadini, sta diventando un’emergenza.
Il 14enne, che stava pedalando in compagnia di amici, è scivolato e caduto. Un altro gruppo di ragazzini, notando la scena, ha iniziato a deriderlo. Dalle offese verbali si è passati rapidamente alle mani: il branco ha colpito il malcapitato con pugni e calci, arrivando a usare persino il casco di uno di loro che era in motorino.
Gli amici della vittima, spaventati, sono fuggiti, lasciando il 14enne da solo a subire la violenza.
Soccorso da alcuni passanti, il giovane è stato poi raggiunto dai genitori che lo hanno portato al pronto soccorso dell’ospedale di Sarno. La diagnosi è di trauma cranico e diverse lesioni. L’aggressione è stata subito denunciata ai carabinieri, che hanno avviato le indagini.
La vicenda ha scatenato la dura reazione del deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha puntato il dito contro la crescente criminalità giovanile.
“Sono preoccupato dall’esplosione di violenza che a Poggiomarino vede protagonisti spesso i giovanissimi,” ha dichiarato Borrelli, citando altri episodi recenti, tra cui l’accoltellamento di un 52enne e diverse risse tra baby gang.
“Una deriva che va arginata immediatamente prima che accada l’irreparabile. Serve un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine ma anche il coinvolgimento delle famiglie che devono essere responsabilizzate nei confronti dei comportamenti criminali dei loro figli.”
Anche la zia del ragazzino aggredito, che ha preferito mantenere l’anonimato, ha espresso il suo profondo timore. “Mio nipote adesso sta meglio – ha detto – ma non sono le ferite esterne quelle che rimangono, sono quelle nell’animo. Io ho due figli di 17 e 15 anni e ho paura di farli uscire in questo clima.”
La donna ha parlato di una comunità impaurita e ha sottolineato come la violenza si stia diffondendo a macchia d’olio, alimentata da problemi sociali e una “mancanza totale di integrazione con gli stranieri”.
Le parole della zia e del deputato Borrelli risuonano come un campanello d’allarme, evidenziando una situazione che sembra sfuggire di mano.
L’aggressione al 14enne non è un fatto isolato, ma l’ennesima conferma di un fenomeno che richiede interventi urgenti e mirati, non solo a livello di sicurezza ma anche sociale e familiare. La comunità di Poggiomarino si interroga ora su come fermare questa ondata di violenza, prima che la situazione degeneri ulteriormente.
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